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+ Anime e Anime!
Roma, il XVIII Aprile 1925.
Caro Fra Giuseppe,
la grazia e la pace di Nostro Signore Gesù Cristo siano sempre con te!
Don Gatti mi ha dato tue notizie, e sono contento di avere sentito che, all’Ospedale di Caifa, i medici abbiano dichiarato che, grazie a Dio, non hai nulla al polmone, ma solo si tratta d’una bronchite trascurata. Fede e coraggio!
Io voglio sperare che in questo frattempo ti sarai sentito ancora meglio, e che ora, l’arrivo dei fratelli e dell’aiuto dall’Italia ti sarà di grande conforto e consolazione, e potrà giovarti anche per la salute.
Ricordati però, caro Fra Giuseppe, che gli incomodi di salute sono un regalo del Signore: il Signore vuole che nelle malattie e sofferenze troviamo un bene infinitamente più grande della santità. Dio ci manda i mali per farci far penitenza salutare dei nostri peccati: perché ci umiliamo e prendiamo più confidenza e abbandono in Lui.
Dunque tu prenderai tutto con pazienza dalla mano del Signore, e col tuo buon esempio, con la preghiera, che farai d’ora in avanti meglio e più frequente, cerca di far del bene anche agli altri e di stare più unito a Dio e diventare davvero un buon Religioso, un vero Figlio della Divina Provvidenza.
Preparati del bene per il Paradiso. Anche poche parole, ma scrivimi almeno una volta al mese; e se anche Don Orione non ti risponde, fa niente, tu scrivimi sempre e con apertura di cuore.
Cerca di dare sempre buoni consigli sia a Pio che a Renato e a Cenci: essi vengono molto volentieri in Palestina.
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Tu potrai fare loro, e devi far loro molto bene col tuo esempio.
Quanto a Gismondi, mi ha fatto tanto dispiacere di aver sentito che é intrattabile, testardo, e fin ingiurioso con Don Adaglio. Per me questo é stato un grande dolore.
Dagli buoni consigli, e vedi che il suo male esempio non abbia a fare del male a questi tre giovani, che ora mando, e che vengono con tanta buona volontà.
Ti conforto nel Signore con cuore di padre e ti benedico largamente in Gesù Cristo e Maria Santissima. - E prega per me. Tuo aff.mo in X.sto
Sac. Luigi Orione
della Divina Provvidenza
Ho ricevuto tue lettere. E ti ringrazio dei fiori che mi hai mandato tolti dalla Sinagoga di Cafarnao. - Coraggio!