V103T129 V103P176
Roma, 4 Novembre 1926
ore 14
Molto Rev.do D. Orione,
Ricevo in questo momento il Suo telegramma, del quale non riesco a comprendere molto. D’altra parte io mi affretto ad informarLa che durante il mese di Ottobre ho ricevuto molte lettere con notizie circa lo svolgimento della nota pratica e che mi premeva di rimetterle a Lei.
Inoltre volevo ancora dirLe che il 31 u. s. ebbi dal capo del gruppo finanziario una lettera, nella quale mi si chiedevano modificazioni o soppressioni di frasi riguardanti i rapporti fra la Piccola Opera e le Autorità Ecclesiastiche contenute nella procura da Lei rilasciatami.
E infine mi si chiedeva un documento di un personaggio ecclesiastico che approvasse e benedisse l’iniziativa.
Ora io dovrei spiegarle tutto il lavoro fatto qui in Roma, le controproposte avanzate ed il programma per conciliare le esigenze del gruppo finanziario con le possibilità di ottenere dagli amici di qui qualche parola più esplicita.
Non Le nascondo che nulla ho tralasciato per il successo di una tale iniziativa e che siamo arrivato ad un punto molto delicato, ma facilmente superabile.
Faccio pertanto caldo, affettuoso appello a Lei, affinché voglia fissarmi un colloquio per decidere l’immediato da farsi.
Mons. Zaccarella che ho visto oggi le ripete identico invito.
Mi abbia con la più affettuosa devozione ed i più devoti ossequi suo
Proia
via Terenzio 7.