V103T130 V103P177
[Da copia dattiloscritta]
Roma, 6 Novembre 1926.
Gent.mo Sig. Comm. Proja - Via Terenzio 7 - Roma
Come Le ho annunziato nel mio telegramma di iersera, Le mando il Don Adaglio, che Ella già conosce.
La ringrazio di quanto mi ha fatto sapere, benché non possa tacerLe la mia meraviglia pel fatto che, mentre mi aveva promesso di tenermi informato, siano passati due mesi e la convenzione scaduta, senza che più mi si facesse pervenire una parola.
Che poi il Capo Gruppo abbia proprio aspettato ora, alla seconda scadenza, per chiedere modificazioni o soppressioni di frasi, che si riferiscono ai rapporti tra le Autorità della Chiesa e la Piccola Opera della Divina Provvidenza, frasi contenute nella convenzione redatta insieme con la S. V. sei mesi fa, veduta e accettata, e poi rinnovata in Agosto senza nulla eccepire, - ciò mi ha non poco stupito, e mi lascia una impressione poco felice.
Ella ben sa, caro Comm. in quali mani e sotto quali occhi è passata quella convenzione, e ora sarebbe meno che indelicato variarla, senza che sia di nuovo riveduta e approvata.
E nella Sua pratica intelligenza vorrà pur convenire che il richiedere poi approvazioni e benedizioni da Personaggio Ecclesiastico, mentre, a quel che Ella mi scrive, si vuole rallentata o nascosta la nostra piena romanità, mi par cosa per lo meno poco seria e, “a voler dir lo vero”, mi pare un vero pretesto.
Comunque, io sto sulla mia orma, e non decampo da quei capisaldi.
Mi si era detto e scritto che tutto era in piena regola ormai da parte mia.
V103P178
Solo per tratto di amicizia mando quale fiduciario il Don Giuseppe Adaglio, perché senta di che precisamente si tratta e, se del caso, mi fornisca elementi per studiare se vi é ancora possibilità pratica di riprendere trattative che di per sé sono scadute.
È poi mio desiderio, caro Comm. Proja, di sapere con assoluta verità se e cosa é stato fatto in questo periodo di tempo sul nome mio e della Piccola Opera della Divina Provvidenza, e averne una dichiarazione scritta.
Ella, al posto mio, non farebbe diversamente.
Voglia scusarmi, e insieme coi migliori saluti mi abbia sempre quale dev.mo amico in Gesù X.sto e nella Santa Madonna