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Al Distinto Signore Sig.n Cavaliere
Guido Barbati, Istituto Divin Salvatore
Via Sette Sale 22 – Roma
Anime e Anime!
Tortona, 2 Genn. 1928
Mio caro Fratello in Gesù Benedetto,
La grazia di N. Signore sia sempre con te! Le consolazioni di Dio letifichino e confortino la tua anima, e la benedizione dell’Altissimo sia sopra di te e riempisca la tua casa e la tua Sposa e tutte le persone che ti sono care.
Ringrazio della tua generosa elemosina, per le Sante Messe, che farò celebrare quanto prima, e prego Gesù di ricompensartene largamente. La intenzione sarà secondo la mente del donatore.
Scrivendo alla Signora Giuseppina ho inteso dire che la consaputa Convenzione, che si riferisce alle Sette Sale, io non la posso modificare né togliere - anzi Vi ho promesso di esserne il geloso tutore morale, e devo mantenere la parola data.
La possibilità di toglierla l’avete solo voi altri, e ciò, mentre suonerebbe prova di fiducia, mi aprirebbe il passo a poter fare qualche atto, che Vi potrà fare molto piacere.
Io so di non avere mai demeritato della vostra stima e fiducia, e di avere fatto sempre il vero bene dell’Istituto del Divin Salvatore.
Per la divina Misericordia, non per me miserabile, io sono stato quello che vi ho sempre consolati, che non vi ho abbandonati mai, e di me misero peccatore si è voluto servire Iddio per realizzare alle 7 Sale il vostro sogno, i vostri santi disegni.
Certo, mio caro Guido, fratello da anni e figlio mio spirituale in Gesù Cristo, che, se tu hai un amico sincero della tua anima e del tuo vero bene, questi è Don Orione.
E così di Augusto. E questo lo dovete ben sentire dentro di Voi!
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E credi tu che, se domani ti ammalassi, io non ti assisterei con amore di fratello? E se tu venissi a morire, e alla tua Moglie tutti mancassero, io, col divino aiuto, certo non mancherò di farla assistere, e che nulla le manchi.
Prega per me e per la Piccola Opera della Divina Provvidenza: in punto di morte niente ti consolerà di più, te, Marinucci e la Sig.ra Giuseppina, che di avermi aiutato.
Io sono un miserabile e buono a nulla, ma quello che ora vedete è un nulla, a paragone di quello che la Divina Provvidenza farà.
Tu vedi, caro Guido, di essere sempre un bravo figliuolo della Divina Provvidenza e di agevolarci, e avrai molte benedizioni dalla Mano di Dio. Coraggio, caro Guido!
Io prego per te ogni giorno, come prego pel Signor Marinucci e pel buon andamento dell’Istituto Divin Salvatore. Codesto piccoli Istituto, che ho deposto ai piedi della Chiesa e in omaggio di filiale amore al Santo Padre Pio XI, ora non è che un granello di senape, ma crescerà e diventerà una grande pianta, alimentata dalla vita della Santa Chiesa di Roma, Madre e Capo di tutte le Chiese; - e i suoi alunni andranno a predicare il S. Evangelo e porteranno al seno della Chiesa tante tante anime.
Il Signore Nostro Gesù Cristo ti benedica, caro Guido, e prega per me! Ogni augurio di cose belle e sante a te e alla tua Sposa, al Signor Marinucci, ad Albino, a Giuseppina e ai nostri cari figliuoli delle Sette Sale.
Viva il Divin Salvatore!
Tuo aff.mo in Gesù e Maria SS.
Sac. Orione
d. Div. Provv.