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Piccola Opera

della

Divina Provvidenza

Tortona


24 Nov.bre 1932. A. XI


Caro Paolino, [Lazzari]


Solo oggi leggo la tua del 19 corr. perché la scorsa settimana ero a Roma, e poi sono stato a Genova tre giorni.

Caro Paolino, tu sai che le tue cose le hai sempre combinate con altri; - é la prima volta che entri a parlarmi di interessi; - neanche mi hai scritto una parola che ti eri licenziato per rilevare un negozio; - non lo dico per lamentarmi, ma mi pareva tanto naturale, dopo che ti ho preso ragazzo! Comunque, pregherò per te e tua famiglia, e ti auguro ogni prosperità, caro mio figliuolo, e ogni benedizione a te e ai tuoi da Dio.

Circa quanto mi scrivi, senti: le nostre condizioni oggi, cominciando proprio dalla Emiliana, sono in un momento quanto mai criticissimo, ma non vorrei mai che si avesse un soldo solo che non fosse nostro, - e so  che così la sentono quelli che sono con me, e che tu consoci.

La tua lettera la mando a chi é al corrente della cosa, perché, se te ne viene, ti sia dato quanto è giusto. Mantieniti  timorato di Dio, e ricordati qualche volta del tuo sempre

Tanti rispetti a tua Moglie.


Aff.mo Don Orione O. D. P.