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Per l’Italia Via Air France
Alla Reverenda Superiora
Suor Maria Pazienza Tersigli
Casa delle Suore in San Bernardino
(prov. di Alessandria) Tortona
Buenos Aires, 14 Settembre 1935
Calle Carlos Pellegrini, 1441
Buona figlia di Dio,
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi! Sono tanto contento che abbiate fatto parecchi corsi di Spir.li Esercizî, predicati da Don Granara. Prego Don Sterpi e il Can.co Don Perduca di dare l’Abito alle Novizie che hanno terminato il Noviziato, e non avessero ancora l’Abito, purché se lo meritino, - e così diano l’abito a quel le che sono entrare in Noviziato ora. Quelle poi che terminano il 2° Anno di Noviziato, facciano i Santi Voti, se la loro condotta fu tale da meritarlo. Non siano ammesse ai voti canonici se non quelle che danno garanzie di essere veramente buone Suore. Io sono ben contento che Voi andiate in Polonia, però, siccome dovrete fermarvi colà parecchio tempo, vorrei che prima sistemaste bene le case in Italia. Ma, al tempo stesso, non vorrei che tardaste troppo, perché poi in Polonia farà molto freddo, e mi parrebbe imprudenza se andaste là quando si è in inverni; - l’inverno vorrei che lo passate in Italia per la vostra salute. Questa Curia Arcivescovile ha consigliato di non mandare più polacche qui, perché danno molti crucci,- (si capisce che si riferiscono ad altri casi, prima della nostra Suora polacca). A questa ho già fatto avere lire 2000, come se le aveste mandate voi altre, - perché io non desidero aver a che fare. Certo mi ha fatto dispiacere che qualche Suora abbia abbandonata la vocazione, come ci ho sofferto qui di aver dovuto alcune mandarle via e altre vedere come hanno lasciato il santo abito.
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Ma questo ci deve confermare sempre più nel proposito di dare una buona formazione, e di vigilare molto bene durante la prova e nel tempo del Noviziato.
Vedete se c’è vero spirito di pietà, di orazione, se c’è umiltà, mortificazione, obbedienza e attaccamento sincero alla Congregazione. Non state alle apparenze, e trattatele tutte allo stesso modo, che non ci siano preferenze, per carità ! Ciò che più mi ha impressionato fu che sia stata una Superiora che, senza dir niente, abbia lasciato, a quel modo, la Congregazione, parlo di quella che era al Dante. Bisognerà anche visitare con frequenza le Case, almeno tre volte all’anno e, non potendo farlo voi intendetevi con Don Perduca e , incaricate almeno altre due di ispezionare continuamente.
Andando in Polonia, non lasciatevi influenzare da questa o da quella, ma andate adagio, molto adagio a giudicare, e sentite ben bene Don Biagio. E, dovendo servirvi di interprete, (non conoscendo noi quella lingua), - più che servirsi delle nostre italiane, servitevi di Don Biagio, se lo potete.
Si
vada molto molto adagio ad accettare polacche, e ancora
più adagio a dare loro il Santo abito.
Voi non sapete i dolori che ho dovuto soffrire io qui per liberare la
vostra Congregazione da quei soggetti che erano entrate; e, se in
questa Curia Arcivescovile e presso il Nunzio non fossi stato più
che conosciuto, avrebbero
dato molto filo da torcere, poiché esse, da parte loro, fecero tutto
il male possibile.
Ringraziate Dio che ve ne ha liberato. Ora ho poste le Suore al
Cottolengo di Avellaneda, ma io amo tanto lo
spirito di sacrificio
e la
rettitudine.
già
Quella che fa da Superiora aveva già cominciato con
qualche sotterfugio,
e questo non va bene, e me ne sono lamentato con la Superiora della
Floresta.
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Essa mi deve dare conto non solo dell’andamento morale, ma anche di quelle offerte che riceve, - perché io possa regolarmi e ringraziare i Benefattori. Spero che lo farà d’ora in avanti. Io passerò alle Suore un mensile. “Il salone nuovo fatto a La Floresta è venuto 8.000 pesos, ora è quasi tutto pagato, non c’è neanche più 1000 pesos da pagare, e spero che si possa tirar giù qualche cosa. A San Miguel, vicino a Buenos Aires, c’è un Istituto con una quadra di terreno che passerà alle nostre Suore. Un’altra Signora ha fatto testamento e lascia a voi altre una somma e un terreno per fare un Orfanotrofio, - essa ha 74 anni. Sono in trattative per comprare la Csa abitata dalle Suore e La Floresta all’Uruguay, e avrei già quasi tutto il danaro per pagarla. Pregate! L’Arcivescovo di San Paolo in Brasile è contento di avere le Suore nostre in San Paolo, che è come la Milano del Barsile; - dovrebbero essere in sei, - anche perché c’è subito un’altra Casa da aprire vicino alla città, - ed è bene che non ci sia una Casa sola, ma almeno due. Andrò presto al Cile dove mi hanno offerto a Santiago, (che è la Capitale), due Case, - una sarà per voi altre. "Però ho bisogno che le Suore siano ben formate, con ispirito ben profondamente radicato, ma non marmotte, e che siano sincere: aborro i colli torti e falsi: dicano anche un Rosario di meno, ma servano a Dio con vero buono spirito e con sincerità e rettitudine. Riferite a Don Biagio Marabotto che la ex Suora Polacca ha già ricevuto piacere se, ogni tanto, visiterete la Signora Queirolo.
Sappiatemi dire quante Novizie avete, e se avete vocazioni. Anche io non possa rispondervi, mi farà piacere ricevere notizie sull’andamento della Congregazione. - E l’Asilo di Vho lo avete aperto? - E la Casa di Rocchetta Ligure come va?
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Siete mai andata a far visita alla Signora Benefattrice? Ora che il Patriarca di Venezia è morto, fate qualche visita di più sia a Venezia che a Mestre e a Villa Soranzo.
Ma la Superiora di Lido, - se non c’è motivo grave, per ora non la cambiate ancora. Pi lo faremo. Ho mandato a Don Sterpi e a Don Perduca qualche cosa che si riferisce alla vostra Congregazione, e che spero vi porterà conforto nel Signore. – Graditò di avere l’indirizzo preciso di tutte le vostre Case, col nome della Superiore di ogni Casa e delle varie Suore che si trovano rispettivamente in ogni Casa. Mandatemele presto. E ad Alessandria? Ho mandato già Don Zanocchi e questa settimana andò Don Dutto, il Superiore di Mar del Plata, a visitare la Casa di Quenca.
Le
ultime recenti notizie sono che le Suore hanno 115 alunne
interne
sono iscritte
dalla 1.a Classe Inferiore alla 5.a Elementare; solo
due
però sono interne. Percepiscono circa 230
pesos mensili,
- e siccome, fin qui, non hanno avuto amministrazione propria, così,
d’ora in avanti, ho dato disposizioni che abbiamo amministrazione
propria.
L’ispezione fatta alle Scuole delle Suore ha dato questo
risultato: la 4.a e la 5.a Elem, nell’insieme, ha lasciato buona
impressione, - però, in
generale,
tutta la massa della scolaresca
femminile
è piuttosto
indietro,
- e la 2.a e 3.a sono anche indisciplinate, ma abbastanza. Avendo
voluto la Superiora che avessero un vestito di uniforme (bleu
oscuro con cappellino)
- solo una ventina di ragazze va in cappellino, ma certe famiglie -
non potendo comprare il vestito alla propria bambina, né volendo
parere da meno delle altre - non
mandano le figlie dalle Suore,
ma alla Scuola
laica del governo.
Hanno anche adottato dei libri un po’ difficili e cari (questa
non è tutta colpa delle Suore)
- I Sacerdoti hanno 10 Convittori interni e le Suore sole
due interne.
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Il paese dice che la Superiora non parla che calabrese e che è una ignorante e che non ha tratto per educare, non essendo essa garbata e di tratto civile, - per cui non mandano le figlie. Le Suore compiono le pratiche di pietà prescritte e non pare vi siano abusi né discordie apparenti, - solo che quella che era Maestra alla Floresta (Montevideo) sta soffrendo molto; è buona e di spirito di pietà, ma ho l’impressione che, se dovesse ancora farsi Suora, non si farebbe più, data l’esperienza religiosa della vita religiosa. Tra quelle Suore manca lo spirito di amore fraterno, di unione, di unità : non solo un cuor solo e un’anima sola, e non c’è chi le sappia unire. E il paese si dà conto che a quella Comunità manca qualche cosa. “Fra tre mesi l’anno scolastico sarà finito: se non si vuol chiudere quel Collegio, bisognerà cambiare la Superiora, che non va, non sa fare: invece di attirare, allontana col suo carattere. Sarà una santa, ma non è adatta pel posto che ha.”
Don Dutto che visitò bene le scuole di Quenca dice che la parte maschile è molto più curata e disciplinata che la parte femminile, e che le Suore parlano in italiano e calabrese e non lasciano buona impressione di educatrici nel pubblico.
Prego dal Signore ogni più grande aiuto di grazia e di conforti a portare la vostra croce con pazienza, guardando sempre a Nostro Signore. - Benedico a Voi e a tutte le Suore di tutte le Case, ma specialmente alle Novizie e alle malate.
Pregate per me. Prego per Voi empre e Vi benedico in G. Cr. e MAria SS.
Aff.mo Don Orione d.D.P.