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[Articolo tratto da Il Pane di S. Antonio per i poveri vecchi. Anno II N. 6 – 30Giugno 1917 – Ameno (Novara). Vi sono aggiunte di pugno di Don Orione.]


Ristamparlo per il pane


Benedite, o Signore, ai Benefattori dei Vecchierelli di S. Antonio!


Da una nipote della compianta Sig.ra Contessa T. Agazzini


Rev.mo Don Orione,

Le siamo veramente grati della memoria che Ella serba di noi, mandandoci gentilmente gli opuscoli delle sue Case ed Istituti di Beneficenza. Li leggiamo veramente con piacere, principalmente il Bollettino che riguarda la Casa dei Vecchi di Ameno, appunto nell’abitazione della defunta Zia Contessa Agazzini.

Ho saputo che è riuscito bene il Ricovero, mi spiace che sino ad ora non abbiamo mai potuto recarci ad Ameno a visitarlo; appena però ci sia dato di recarci da quelle parti sarà nostra premura di andare a visitare quel Ricovero istituito nella Casa della cara Zia Teresa. - Da Bollettini che Lei gentilmente mi fa spedire vedo che la sua bontà e generosità si espande e che Lei fa del bene da per tutto, sono proprio contenta di avere avuto la fortuna di conoscerla.

Ora io ho bisogno da Lei una favore: ho letto delle grazie grandissime che ottengono per mezzo delle preghiere dei Vecchi e degli Orfanelli da S. Antonio. La pregherei quindi far fare una novena per me a S. Antonio di Padova. Ho bisogno di una grazia speciale, mi raccomando alle preghiere dei poveri Vecchi di S. Antonio.

A tale scopo le mando L. 50 con cartolina - vaglia, farà celebrare una Messa a S. Antonio, ed il rimanente faccia Lei quello che crede meglio. Se otterrò la grazia chiesta, le manderò altra offerta per S. Antonio, come ho già promesso.



















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La spero in ottima salute come pure grazie a Dio anche noi stiamo discretamente bene. Mio Marito le invia con me tanti saluti ed io raccomandandomi alle sue fervorose preghiere con la massima stima mi creda


Dev.ma Margherita Bedone-Boroli


Lago Maggiore.