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[Da bozze di stampa; vi sono correzioni e aggiunte di pugno di Don Orione]


4 Agosto 1917


E quando ne parlava pareva che Egli lo vedesse venire “Il Guerrone”, quasi uragano spaventoso che tutta avrebbe devastata l’Europa, e addensata sul mondo una montagna di morti, e pertanto portando uno sconvolgimento immenso politico e religioso. Sì, anche uno sconvolgimento religioso, e tale che la vita stessa del Vicario di Gesù Cristo poteva correrne pericolo.

Pio X predicava prediceva giornate dolorosissime e luttuose per la Chiesa, e il suo cuore ne era profondamente contristato. Un Prelato, che egli era come intimo famigliare da Lui conosciuto e avuto in istima sin da quando era ancora Patriarca di Venezia, un Prelato quindi che non è più l’Eminentissimo Cardinal Merry del Val, - benché anche egli sia ora Cardinale, e la Divina Provvidenza lo abbia oggi, in qualche guisa, ancor più riavvicinato a Pio X, - potrà un giorno riferire un discorso veramente da Papa, pieno di profondissima amarissima angoscia e di funeste previsioni per la Chiesa, ma di una fortezza veramente apostoli ca, che Pio X gli tenne nell’ultima in un’ultima memorabile udienza, allo scoppio della scoppiata la immensa catastrofe, e alcuni giorni prima di morire.

Forse fu quello l’ultimo grido di quel cuore grande di Sacerdote e di Pontefice Papa, di quel cuore pieno di amore alla Chiesa e alle anime, pieno di inenarrabile dolore.

Pio X si era veramente offerto a Dio per la Chiesa e per la pace.

Poi, dopo qualche giorno, morì!


D. O.