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[Bozze di stampa; vi sono correzioni e aggiunte di pugno di Don Orione.]
... rito per tutti, quanti incontrava sulla sua via bisognosi d’aiuto. Ma questo poteva perché con sapienza aveva messo ordine nella vita della natura e della mente, mantenendolo con mano forte, subordinando quello che meno importa a quello che più importa, cioè le facoltà della scienza e della parola a quella dell’azione, educando all’azione e al sacrificio la volontà nella quale è la potenza del dovere e del bene; mentre pure amava e sapeva apprezzare nel loro valore gli studi, e sentiva la bellezza della natura e nelle arti con senso e gentilezza spirituale d’artista.
Per quest’ordine sapiente, con questa fede cattolica, egli conobbe e percorse con passi certi, e insignò agli altri, la ferma via della vita. Con questa larghezza di cuore, con questa purità e sapienza, con questa pietà umana e carità, accompagnata dal pieno sacrifizio di sé, guidò e amorosamente seguì tutti i suoi, i tanti che, come professore, come padre e rettore degli Orfani, come sacerdote consigliere ed amico, ebbero la ventura d’incontrarlo e di conoscerlo; sicché il numero degli educati da lui non si conta, eppure egli ha accompagnato e amato ciascuno come se non avesse che lui solo.
Giulio Salvadori.
[Sul retro del foglio Don Orione scrive quanto segue:]
Forse
fu quello l’ultimo grido e di quell’anima grande di Papa, piena
di amore alla Chiesa e alle anime e piena di dolore
inenarrabile dolore.
Pio
X si offerse veramente a Dio per la Chiesa e per la pace. Poi, dopo
qualche giorno, egli moriva del
suo amore e del suo dolore!