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[Da bozze di stampa, vi sono correzioni e aggiunte di pugno di Don Orione.]


Come si svolgerà la funzione.


Le soavi Litanie della Beata Vergine saranno cantate SOLO dai Missionari distesi, umili vittime di carità, sul marmo della Chiesa.

Essi si offrono così alle fatiche dell’apostolato evangelico, si consacrano, per le mani della Santa Madonna, ad una vita tutta di sacrificio e, occorrendo, al Martirio, per l’amore di Dio e la salvezza delle anime di popoli lontani, ma fratelli in Cristo.

E ciò ad imitazione di Gesù, nell’orto degli ulivi, in quella notte che fu la vigilia del suo divino sacrificio olocausto per la redenzione del mondo universo.

Tutti gli astanti, in piedi, rispondono in coro l’Ora pro nobis.

Al “Regina Apostolorum” e al “Regina Martirum” tutti s’inginocchiano e si ripetono tre volte.


L’abbraccio dell’Addio è forse il tratto più commovente della pietosa cerimonia.

Dopo l’abbraccio del Vescovo, tutti i Sacerdoti e poi anche i Signori Astanti sfilano alla lor volta dinanzi ai Missionari, baciandoli prima sui piedi, quindi sul volto; - baciano quei piedi benedetti per augurar loro il buon viaggio e una copiosa messe di anime: li baciano sulle guancie in segno di fraterno affetto ed eterno commiato.

È un venerando e mistico rito! Coloro che conservano un alto ideale nell’anima inchinano senza fatica il capo dinanzi a ciò che, cristianamente e italianamente, è veramente grande il Missionario.
























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I vostri Missionari Tortonesi, veri paladini di Cristo e cavalieri della Fede e della Patria, Vi stringeranno al cuore con un abbraccio, con un sorriso di beatitudine che non dimenticherete mai più, che sarà luce e benedizione in tutti i passi della vostra vita.

Dalla Parrocchia di San Michele i missionari partiranno subito per la stazione, diretti a Genova, col treno delle 19, si imbarcheranno il giorno dopo.