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[Da bozze di stampa.]
Tutto il giorno la chiesa rimase affollata di divoti. Alle 20 ci fu il pio esercizio in onore di Sant’Anna. La Benedizione col SS. Sacramento venne impartita dall’Eminentissimo Signor Cardinale Vannutelli, Decano del Sacro Collegio e Protettore della Arciconfraternita. Assisteva pure Sua Eccellenza Rev.ma Monsignor Tacci, un gran numero di Confratelli e dodici sediari, nel loro costume di raso seta, rosso purpureo, come quando prestano servizio in Vaticano. Si chiuse la solennissima funzione col bacio della Reliquia. Mattino e sera si eseguì scelta musica dai cantori della Basilica di San Pietro.
Sabato, domenica e lunedì, 28, 29 e 30 luglio ci fu la solenne esposizione del SS. Sacramento per l’adorazione delle Quarantore. E il 2 Agosto si chiuderà l’Ottavario di Sant’Anna benedetta col canto in musica del Te Deum, e Benedizione col SS. Sacramento impartita da un Ecc.mo Principe di Santa Romana Chiesa.
Sia tutto a gloria di Dio!
Le vie del Signore sono elevate, ed Egli conduce da lontano i suoi disegni. Iddio ci ama più che noi amiamo noi stessi: non siamo di fede debole, non trascorriamo a giudicare gli arcani della Divina Provvidenza, ma adoriamoli e riponiamo in essi e nella Chiesa, che ci guida, tutta la nostra fiducia.
La Provvidenza permette il male per trarne un bene maggiore.
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[Da copia stampata; vi sono frasi aggiunte di pugno di Don Orione.]
Che cosa faremo delle divise militari a guerra finita?
Ecco
un quesito divertente. A chi serviranno, terminata la guerra gli
indumenti che con tanta generosità, la nazione dona
ha donato ai
soldati combattenti?
Che ne faranno di tante lenzuola, di tante camicie, di tante mutande?
Saranno
ritirate dal Governo? distribuite fra i poveri?
Ogni
militare porterà a casa il suo fardello?
È
una curiosità legittima, cui è le cito cercare fin d’ora una
risposta. E la risposta l’ha data arguta un bravo e valoroso
soldato.
A guerra finita, ha detto, tutti gli indumenti militari li distribuiremo fra quelle persone che più ne hanno bisogno e cioè: a tante signore e signorine che non hanno un po’ di stoffa per coprirsi il petto, a tanti genitori obbligati a far portare alle loro bambine delle gonne così corte che la miseria non potrebbe essere più manifesta? ... Chi più di queste persone ha bisogno di tela e di stoffa? Ad esse, finita la guerra, provvederemo prima di tutti; e così l’opera ispirata dall’amor patrio terminerà in altra opera di sana moralità.