V104T104 V104P191
[Bozze di stampa; vi sono correzioni e aggiunte di pugno di Don Orione. ]
La Croce che trionfa
sulla collina degli Angeli
Come un fulmine tiene dietro al baleno, così in pochi giorni da un’idea peregrina si passò all’attuazione di avere una grande croce di ferro, che fosse ricordo dell’Anno Santo 1925 e valesse ad attirare le benedizione di Dio su la collina degli Angeli e su tutta la città di Reggio Calabria.
Le
offerte vennero spontanee e generose e il Venerdì Santo la croce era
pronta nella
piccola
Chiesetta
di Sant’Antonio. La benedisse il Direttore, e portata da cinque
Chierici in cotta seguita dal Sacerdote e da un gruppo numeroso di
fedeli, fu iniziato l’esercizio della Via
Crucis
lungo il percorso sino alla vetta. Ivi giunti, mentre gli operai
alacremente lavoravano per cementare al
piede
la croce, levata
alta, trionfalmente,
sfidando il vento impetuoso, rivolse ai presenti un
breve
fervorino,
ricordando il mistero doloroso della giornata, e implorano per tutti
la protezione celeste della Croce, che porta il Brevetto di
Sant’Antonio.
Ecce Crucem Domini: fugite partes adversae! Vicit Leo de tribu Juda, radix David: Alleluia!