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[Bozze di stampa; vi sono correzioni e aggiunte di pugno di Don Orione. ]


La Croce che trionfa

sulla collina degli Angeli


Come un fulmine tiene dietro al baleno, così in pochi giorni da un’idea peregrina si passò all’attuazione di avere una grande croce di ferro, che fosse ricordo dell’Anno Santo 1925 e valesse ad attirare le benedizione di Dio su la collina degli Angeli e su tutta la città di Reggio Calabria.

Le offerte vennero spontanee e generose e il Venerdì Santo la croce era pronta nella piccola Chiesetta di Sant’Antonio. La benedisse il Direttore, e portata da cinque Chierici in cotta seguita dal Sacerdote e da un gruppo numeroso di fedeli, fu iniziato l’esercizio della Via Crucis lungo il percorso sino alla vetta. Ivi giunti, mentre gli operai alacremente lavoravano per cementare al piede la croce, levata alta, trionfalmente, sfidando il vento impetuoso, rivolse ai presenti un breve fervorino, ricordando il mistero doloroso della giornata, e implorano per tutti la protezione celeste della Croce, che porta il Brevetto di Sant’Antonio.

Ecce Crucem Domini: fugite partes adversae! Vicit Leo de tribu Juda, radix David: Alleluia!