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[Bozze di stampa.]
Istituto Paterno.
Congregazione Mariana di Tortona
La nostra amata Congregazione continua regolarmente le sue riunioni, seguendo il suo santo fine, come gli altri anni.
Si sono già eletti i Superiori per l’annata in corso. Riuscirono: Prefetto Daffunchio Carlo; Segretario, Grassi Emilio; Consultori: Gatti Ernesto e Devecchi Palmo; Assistenti: Viola Antonio e Fantauzzi Gioacchino.
I bravi Congregati fecero con islancio e rara divozione la novena dell’Immacolata; preparandosi alla solennissima festa con bella corona di Comunioni e di fioretti.
La Compagni filodrammatica poi preparò un accademia il dramma “Vittoria di San Luigi Gonzaga”, e la festa riuscì bellissima e concorse a farci amare sempre più la nostra dolce Madre, la Vergine Santissima.
A Tortona vi sono molti profughi del Friuli, ed è consolante vedere i giovani Congregati recarsi tra quella buona gente a distribuir roba e a dar loro conforto.
Essi mostrano così come i Congregati di Maria sappiano amare di alto, di pratico e cristiano amore la Patria, confortandola nei figli profughi e dispersi.
Ch. Fiori Giuseppe
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[Bozze di stampa ]
Opera Divina Provvidenza
Casa della Divina Provvidenza - Tortona
Congregazione Mariana.
I nostri amatissimi Superiori non potevano aver pensiero più felice di quello, che Dio ispirò loro, di promuovere cioè un triduo di Esercizi Spirituali per la chiusura del Mese Mariano.
Un predicatore veramente insigne, il M. R. Don Rolandini, zelante Arciprete di Casal Noceto, fu inviato per le prediche. Egli non esitò punto a recarsi fra noi e, come altra volta, ha fatto del gran bene. Infatti la sua viva parola, il limpido suo pensiero, accompagnato da un’espositiva affascinante, seppero accaparrare in tale modo i nostri giovani da trarne un profitto incalcolabile e, speriamo, duraturo.
La sera del sabato tutti si confessarono, grandi e piccoli, tiepidi e fervorosi, studenti e artigiani. All’aurora della Domenica, i giovani già balzati dai loro lettini, si affacciarono tutti giulivi alle finestre, donde scorsero il bell’altare eretto nella notte da alcuni congregati col loro assistente a un lato del cortile, che era adorno di cento bandiere.
Entrate in chiesa al suono della campana, ascoltarono la Santa Messa, compresi dell’atto santo che stavano per compiere. Giunse il momento solenne della Santa Comunione alla quale si accostarono tutti con grande pietà, infervorati dalla ispirata parola dell’oratore.
Si discese poi in cortile, dove i giovani fecero ressa attorno al Trono di Maria Vergine. Nel pomeriggio, dopo la solita passeggiata ci furono le funzioni di chiesa e la processione, che fu veramente divota e solenne. Terminata la preghiera della sera, di mezzo a quella turba di fanciulli si alzò un uomo di aspetto dolce, e con lui tutti in piedi.
L’ultima parola a coronare la festa e ad appagare i nostri desideri doveva partire dal cuore del nostro amato Superiore Don Orione il padre degli orfani e l’uomo della carità.
I nostri bravi giovani hanno fatto santi propositi ai piedi della Madonna; se sapranno mantenerli, come si spera, saranno fatti partecipi un giorno di contemplare il volto della Vergine in Paradiso.
Maestro Fiori Giuseppe.