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[Da Copia manoscritta]


27 6 Giugno 1939

Da Roma, Sette Sale


Ecc.za Rev.ma,


[Angelo Calabretta Vesc. di Noto]


Le bacio con venerazione il Sacro Anello, e La prego di scusarmi se Le scrivo su questo povero foglietto, non avendo di meglio.

La ringrazio dei Suoi graditi auguri e più delle preghiere: Iddio La ricompensi largamente. Mi riferisco ora, brevemente, al- la sostanza della lettera di Vostra Eccellenza Rev.ma.

Sarò ben lieto di cooperare col divino aiuto alla sempre maggior diffusione del culto di San Corrado, e perché con la benedizione di V. Ecc. Rev.ma, si possa svolgere all’ombra del Santo, una qualche opera di carità, unendo Fede e Carità, come fecero il Venerabile P. Ludovico da Casoria, Don Bosco, Bartolo Longo. - Purtroppo non potrei darLe un Sacerdote, se non entro il mese di Agosto, per ragioni che mi sarebbe lungo dire.

Allora sarà già di ritorno il nostro Visitatore, Abate Caronti; ma, se Egli dove se ritardare, lo manderei, sia pure in attesa, con qualche fratello, - ed ho motivo di ritenere che il Visitatore approverà, e ne sarà contento.

In questi giorni ho raccomandato al Signore i santi disegni di Vostra Eccellenza Rev.ma e continuerò a pregare Iddio che li compia pienamente. Perdoni la fretta, ché sto sul partire per l’alta Italia. Si degni benedirmi e voglia avermi quale umile servitore in G. C.

Di V. E. R.ma dev.mo

 Sac. G. Luigi Orione

 dei Figli della Div. Provv.