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[Da fotocopia di lettera manoscritta di D. Orione]
Convitto Paterno
Tortona
IX Marzo 1925
Gentilissimo Sigr. Cavr. Guglielmana,
Ricevo la gradita Sua del 7 corr. di cui vivamente ringrazio.
Mi fa pena di sapere la Sig.ra Contessa Caterina a Roma, causa salute, e prego Dio per Essa.
Devo tra un’ora partire per Venezia, ove dovrò trattenermi alcuni giorni, ma, appena lo possa, mi recherò a Roma, e sarà dovere e premura mia far visita alla Sig.ra Contessa.
Prego Lei Sigr. Cav.re e Amico di volerglielo significare, e insieme voglia farLe sentire che formulo i migliori voti di pronta guarigione.
Andando a Roma lo farò conoscere anche a Lei, dato ritenesse bene vederci, e sarà bene.
Dovendo pel 18 mattino trovarmi già a Genova, non potrò passare a Roma che un giorno o poco più. Peccato che non sto troppo bene; ma sono robusto, e presto muoio e presto risuscito.
La ringrazio del Suo valido interessamento pel Convitto; dovrebbe sovra tutto alimentare le Scuole Medie e la Scuola d’Arte. Certo che, se non si risolve la situazione, mi vedrò costretto a dover togliere da San Severino tutti i più alti.
Anche S. Domenico mi piacerebbe, ma prevedo difficoltà dall’Opera Luzi.
A S. Lorenzo pare ci sia poco o nessun cortile, e allora?
I giovani non dobbiamo comprimerli: hanno bisogno di moto: il moto è vita, è moralità, e fa il soldato.
L’Italia è invidiata, e deve star preparata, e farsi valere. Se avrò locale vagheggerei anche una bella palestra, che potrebbe servire anche pel Ginnasio come per la Scuola d’Arte.
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Dobbiamo riunire le forze, e San Severino avrà un avvenire.
Sarà un benemerenza di più dell’Amministrazione fascista.
Il Municipio di Foligno, fascista, mi offre mezzo milione e un magnifico Collegio: preferisco le Marche.
Voglia ringraziarmi il Sindaco pel Suo interessamento
dev.mo suo
Don Orione