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Anime! Anime!
Tortona, il 6 Settembre 1937
Caro Carminati,
la pace del Signore e la sua grazia siano sempre con noi!
Ti scrivo con dolore ad un mese preciso dalla mia partenza dall’Argentina; mi giungono notizie non buone di te; mi si dicono cose che io non voglio credere, e cioè che avresti perduto molto del tuo buono spirito, che fai ciò che vuoi, che al mattino ti prendi due e fin tre uova, con vino etc.
Scrivimi un po’, sinceramente e da figlio, come stai di spirito, sì e come faresti con la tua mamma. Non aver timore, ti aiuterò con cuore grande di padre nel Signore, mentre già sto pregando per te in modo speciale.
Attendo dunque i tuoi scritti. E ti conforto a far bene, a rimetterti in umiltà, a riprendere nuovo vigore e vita, ed ad essere sempre il mio caro Carminati, come quando ti sei dato generosamente al Signore e alla Congregazione. Ci rivedremo presto e, se non potessi venire io, verrà Don Sterpi, il quale non sa nulla, sinora, di quanto mi hanno scritto di te. In questi giorni sento che in Itatì si dovrà fare qualche cambiamento, che io speravo non dovesse avvenire: prendete tutto dalla mano del Signore, in umiltà e penitenza dei vostri e dei miei peccati, e state fedeli nel Signore.
Vi raccomando la santa orazione, il silenzio, la devozione alla Madonna, l’unione, la concordia e carità tra di voi e con tutti, e la perseveranza nel bene. Aspetto una tua buona carta, e benedico a te di cuore, ai Sacerdoti, al tuo fratello chierico che lavora li con te.
Tuo
Don Orione d. D. P.