V106T042 V106P044
6 Novembre 1920
Reverendo Padre,
i miei genitori mi domandano quanto si paga per la pensione e dove mi manda. Io, non sapendo niente, mi rivolgo a lei. Se volesse fare il favore scrivere direttamente ai miei oppure scrivere a me.
Le mando i più affettuosi saluti. Sono suo figlio in Cristo
Mario Campanini
[Don Orione, sullo stesso foglio, postilla come segue:]
Io non capisco niente di questa lettera, inviatami senza spiegazione.
Penso che i fratelli Luigi e Mario Campanini ne abbiano basta di essere alla Moffa, e che la famiglia voglia collocarli in qualche nostro Collegio.
Vedete un po’ voi.