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Copia


 Tortona, 20 Luglio 1938


M. Rev.do Signore, - Don Augusto Massimi


La grazia di Dio e la Sua pace siano sempre con noi!


Ho ricevuto la gradita Sua del 17 corr.; mentre mi congratulo con Lei pel santo desiderio Suo di terminare la vita in luogo sereno e di pace, lontano dai rumori del mondo, mi è gradito significarLe che ben volentieri La accoglierò nella Piccola Opera della Divina Provvidenza, quando Ella mi mandi un biglietto dell’Emint.mo Suo Vescovo o di Mgr. Vicario Generale con cui l’Ordinario Diocesano attesti che Ella è Sacerdote degno, e che Le si concede di venire da noi, lasciandole le facoltà inerenti al Sacro Ministero.


Scriverei io stesso, ma potrebbero richiedermi la lettera del la S. Vostra, ma come già mi capitò con altri Vescovi, - ed Ella ben comprende che in essa c’è qualche parola che forse non sarebbe conveniente mostrare.


Le condizioni sono: stare all’obbedienza e alla vita di Comunità, che è poi la vita del buon Sacerdote, e applicare Missa pro mensa.


La Piccola Opera della Divina Provvidenza poi penserà a tutto di che Ella può abbisognare, sia da sano che da ammalato.


Se la Sig.ria Vostra poi vorrà farsi Religioso della Divina Provvidenza, vero e proprio, cioè con voti, allora dovrà fare l’anno di Noviziato, come vogliono i Canoni.


Venendo, Ella deve portare quei libri e biancheria che avesse, e non Le mancherà né lavoro né sante soddisfazioni.


Mentre assicuro preghiere perché Iddio tutto disponga pel meglio dell’anima della Sig.ria Vostra, - mi raccomando sentitamente alla carità delle Sue orazioni.


Di V. Sig.ria M. Rev.da fraternamente

in Xsto

 Sac. G. Luigi Orione O. D. P.



Al M. Rev.do

Don Augusto Massimi

Parroco di Frasso Sabino (Rieti)