V106T080 V106P079
[C. 2. VI.]
+
Martinengo, 24. 1. 1939
Rev.mo e Carissimo Padre Pedrini,
Perdoni se la disturbo. È una inspirazione che mi è venuta questa mattina leggendo la relazione della Conferenza La c è la Provvidenza tenuta dal Suo venerato Superiore Don Orione alla Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano domenica scorsa. Sarà una ispirazione venutami dal Cielo? Dio lo voglia! Ecco dunque di che si tratta.
Da parecchio tempo soffro di un male misterioso (rangrizzamento di nervi alla testa) che mi tormenta assai e che mi ha fatto passare gravissime crisi di deliquio in scuola e in casa.
A dire il vero ora sento un po’ di miglioramento: però continua a persistere in me una certa latente apprensione (paura) che non so esprimere e che non ostante la mia completa fiducia e rassegnazione alla Santa Volontà di Dio non mi lascia adempiere con tranquillità i miei doveri di insegnante e di sacerdote. I medici mi dicono che non c’è nulla di grave e che posso attendere a tutti i miei doveri... ma io continuo ad aver paura a fare scuola, ad andare in chiesa, a viaggiare, ecc. - Orbene stamattina, riflettendo ai miei mali, ho deciso di scrivere a Lei, caro Padre, perché voglia chiedere al Venerato Don Orione (che io, (con tantissimi altri), ritengo un vero Uomo di Dio) una sua speciale benedizione e un suo speciale “Memento” durante il Santo Sacrificio della Messa.
Che vuole? Ho una fede viva che tale benedizione e tale “memento” abbiano a portare in me la serenità e la pace.
Vuol farmelo questo favore? Gliene sarò grato nelle mie povere preghiere.
Se potesse scrivermi anche una parola di conforto uscita dal labbro del suo venerato Superiore, quanto mi sentirei consolato...
V106P080
In attesa la saluto nel Cuore Sacratissimo di Gesù.
Suo dev.mo Sac. Calosso D. Michele
(Bergamo)
Martinengo
Rev.mo Superiore,
Prego in charitate X.sti a non cestinare questa lettera, appena giuntami da un ottimo Prete Piemontese, residente da parecchi anni, come Maestro elementare patentato, nella Diocesi Bergamasca a Martinengo. L’ho conosciuto intimamente, bravo, pio, pieno di fede e di zelo. Merita la Sua benedizione e memento, che forse frutterà una vocazione?
Si ricordi anche di me, che sono il più vecchio e bisogno so fra i membri della Congregazione.
D. Pedrini
27 - 1 – 39
[Don Orione sullo stesso foglio scrive quanto segue:]
Sera del 27 / 1
Caro Don Pedrini, ho già scritto a D. Calosso, e prego il Signore di confortare e benedire anche Lei.
D. Orione