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[Da traduzione fatta da Don Montagna - N. Docum. LXXIV]
da “Concordia” Bollettino dell’Associazione Uomini Cattolici
di Buenos Aires (Argentina) - Dicembre 1935
Il Padre Orione benedice gli Uomini dell’Associazione.
Il Reverendo Padre Don Luigi Orione, da alcuni mesi ospite del nostro Paese, in occasione del vicino Natale e per mezzo di “Concordia” ha voluto dedicare ai nostri Associati le righe che tra scriviamo con intimo ringraziamento e profonda emozione.
Alla Associazione di Uomini Cattolici dell’Argentina.
La pace sia con voi! Buon Natale, o cari Uomini Argentini della Azione Cattolica, buon Natale!
Quando
penso a voi, sento ancora l’anima mia ripiena delle soavi emozioni
provate in quella indimenticabile notte dell’11 di Ottobre del
1934, della quale finché vivrò, porterò scolpita nel cuore la più
grande
soave impressione.
Avete trasformato quella notte del XXXII Congresso Eucaristico Internazionale nella più serena oasi di pace, nel più grande Banchetto di grazia, nella più imponente dimostrazione di fede, di unione, di forza morale, di amore a Dio, alla Chiesa e alla vostra Patria tradizionalmente ed esemplarmente Cattolica.
Oh! come mi riesce dolce, in occasione del Natale del Signore, dirigervi un fraterno saluto, dirvi una povera parola di spirituale conforto che vi aiuti ognora più a condurre una vita cristiana e di apostolato nel diritto cammino tracciato alla benemerita Associazione di Uomini Cattolici che lavora per estendere sempre più il Regno di Cristo nella vostra Argentina.
Avviciniamo, o fratelli, il mondo del lavoro ai Padri della fede e delle anime: ai Vescovi ed al Papa; lavoriamo per redimere, in Cristo, il mondo del lavoro!
Procuriamo di stabilire il regno sociale di Gesù Cristo per mezzo di una intensa istruzione religiosa, e colla elevazione dei poveri e dei lavoratori formandoli secondo le dottrine del Vangelo.
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Noi troviamo nelle dolci solennità della Nascita di Gesù Cristo, vera Luce del mondo, apparsa nel cuore delle tenebre, per illuminare con i fulgori della Carità, la memoranda e sacratissima notte.
Si rallegrino i cieli e la terra si consoli. Ai pastori che vigilavano per custodire i loro greggi apparve l’Angelo del Signore e disse loro: Vi annunzio la più grande allegria: vi è nato oggi il Salvatore, che è Cristo! Lo troverete involto in poveri panni, in una stalla. E subito si associarono all’Angelo, legioni della Milizia Celestiale, scese volando che cantavano: Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e pace nella terra agli uomini di buona volontà.
Ah! da quanti secoli il mondo cercava la pace! ma non c’è pace se non nel regno di Cristo, ha detto il santo Padre Pio XI.
Rallegriamoci, o fratelli, e cantiamo anche noi, con gli Angeli del Signore: Gloria..... e pace!
Poiché gli antichi pastori erano poveri, perché erano semplici e pii, apparve loro l’Angelo; e, chiamati alla grotta di Betlemme, il loro cuore si commosse davanti al Bambino Gesù.
Il Signore parla agli umili, ai puri, ai semplici. Erano uomini di buona volontà: e gli Angeli invocarono su di essi la pace.
Ecco che è apparso il Salvatore e Dio nostro, il Messia! I popoli lo anelavano da migliaia di anni: sospiravano per Lui i Patriarchi e i Profeti. Platone vaticinò la sua venuta e Virgilio aveva predetto una nuova era, un nuovo ordine, un redentore.
E’ nato per salvare tutti gli uomini, e il suo divino splendore splende oggi su di noi, redenti dalla sua grazia, inondati dalla sua luce e dalla sua pace. Solamente la sua vita riempie i cuori.
E’ nato Gesù che perdonerà ai nemici, vincerà il male col bene e darà a tutti amore: Gesù l’Autore della vita, il Redentore del mondo, il Donatore dell’immortalità.
Adoriamo, o fratelli, adoriamo. E che tutta la terra Lo adori e Lo ami e dia lode a Gesù, Dio di amore.
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Cantiamo al Signore un cantico nuovo: sia tutta la nostra vita un cantico di amore a Dio e al prossimo.
Alzati, o anima mia, e corri all’incontro della nuova Luce. Gesù - Carità. Egli viene a te, perché la infinita misericordia del Signore è discesa, più grande che il mare e che i cieli. Terra, mare, e cieli sono un nulla di fronte alla carità di Gesù, quando è apparsa la gloria del Signore.
Oh! Dio grande e buono! Dio onnipotente ed eterno, fatto Bambino per noi rallegraci con la festa annuale di Natale; purifica la nostra vita per mezzo dei sacramenti e dei tuoi celesti Misteri; edifica in noi il regno del tuo santo amore e della tua soavissima pace: incammina le nostre volontà verso il bene e le nostre azioni secondo il tuo bene placito.
Fa, o Signore, che andiamo sempre per il cammino retto, sotto i tuoi sguardi, sempre ai piedi della tua Chiesa, con umiltà, semplicità e allegria.
Oh! dolce Gesù, Gesù amoroso, vogliamo amarti e servirti con grande carità e santo conforto, sempre contenti, e con santa speranza amando e vivendo le cose umili e povere che ci hai in segnato, o Gesù, con la tua nascita, con la tua vita e con la tua morte.
Fare sempre del bene, e farlo a tutti, o Gesù, benedicendo sempre e non maledicendo mai.
Inebriati dalle celestiali delizie della tua nascita, solo ti chiediamo o Gesù, di amarti, amarti, amarti, e che la pace consolatrice si diffonda su tutta la terra.
Che la tua benedizione, o Gesù Bambino, discenda abbondantissima sugli Uomini Cattolici Argentini e sulle loro Famiglie! Infiammi sempre più di fervore i loro spiriti. Rafforzi le loro file e aumenti i centri parrocchiali. Dia piena efficacia al loro Apostolato. Per la gloria di Dio, conforto della Gerarchia Ecclesiastica, e per il bene di questa gloriosa Repubblica che marcia ora alla testa della Azione Cattolica.
Uomini Cattolici! cari amici e fratelli in Gesù Cristo, Buon Natale e felice anno nuovo! Pregate per me.
Vostro affezionatissimo
Don Orione