V106T186 V106P220


[Da fotocopia di originale di D. Orione]


Piccola Opera della

Divina Provvidenza

Tortona


6 Dicembre 1933


Caro Don Cricenti,


La grazia di N. Signore e la Sua pace siano sempre con noi!

Sono ben contento che tu vada ad unire in matrimonio tuo fratello, - però vorrai comprendere che non é nelle solennità del Natale che tu puoi lasciare codesti tuoi doveri. Fa dunque presente ai tuoi la difficoltà , e fallo subito, perché, se veramente desiderano averti, scelgano giorni nei quali tu possa assentarti, senza aggravare di più il lavoro dei tuoi Confratelli. Poi dirai al Parroco che, rimossa quella difficoltà , tu puoi andare, avendone il permesso.

Sposato il fratello, tu ritirati, come deve fare un buon Religioso, e dà a tutti grande esempio di ritiratezza e di serietà sacerdotale: va, sposa chi devi sposare, e parti: così si é sempre fatto dai veri Figli della Divina Provvidenza, e così fa tu.

Quando sono stato a Roma, Don Risi nulla mi ha detto contro di te; io piuttosto ho fatto una rimostranza con lui, (e avrei dovuto farla anche a te),perché ti lasciò andare a dar l’esame di confessione evidentemente non ancora preparato, - e la brutta figura l’hai fatta tu, ma l’ha fatta anche la Congregazione. E questo, certo, mi ha dispiaciuto.

Caro mio figliuolo ascolta la voce di un padre. parla meno, prega e studia di più; fidati meno di te, sta umile, sotto- messo - cerca di essere un vero e santo Religioso: - non giudicare gli altri, ma giudica bene te stesso, e vivi in carità con tutti. Ti conforto e benedico con tutto il mio cuore, e prego Cristo Gesù e la Santa Madonna di assisterti e benedirti, sempre, sempre caro D. Cricenti, e credimi aff.mo tuo


 Sac. Luigi Orione d. D. P.