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[Dietro un’Immagine a colori riproducente la Madonna della Divina Provvidenza, c’è questo testo:]
“La statua che questa immagine riproduce, è un dono dell’Avvocato Serra di Novi Ligure.
Nel 1893 fu portata, a spalle, dalla Casa Oblatizia, dov’era stata provvisoriamente collocata, al Collegio di S. Bernardino, apertosi in quell’anno. Aveva una spada che le trafiggeva il petto: i giovani, in un trasporto di devozione figliale, le strapparono quel segno di dolore, lo spezzarono e l’arsero, intendendo nel cuore di Lei deporre soltanto delle consolazioni. Un incendio che distrusse l’altare a cui sovrastava, risparmiò la statua per l’intervento di D. Orione, allora chierico, il quale ne ebbe seriamente ustionato un braccio. Seguì la Congregazione in alcune sue tappe. Da S. Bernardino passò a S. Chiara, fu per qualche tempo a S. Remo, poi ritornò a Tortona.
Misura m. 1 di altezza. È scolpita in legno, con veste dorata e manto turchino; ma il tempo, annebbiando e confondendo i colori primitivi, l’ha come velata di un’unica tinta bronzea che nulla toglie alla sua materna espressione di bontà e di bellezza, invito irresistibile alla preghiera fiduciosa e devota.
Parecchie generazioni di allievi sostarono dinanzi a Lei, letiziandosi nel canto delle sue lodi; a schiere i Congregati di Maria le offrirono il cuore simbolico d’argento, chiudendo in esso i loro nomi; molti sacerdoti novelli celebrarono ai suoi piedi la loro prima Messa e innumerevoli funzioni, semplici e solenni, ma sempre commoventi, si compirono sotto il suo sguardo. Oggi Ella veglia, nella Cappella del Convitto Paterno, lo stuolo dei chierici maggiori, che nella preghiera e nello studio si vanno preparando alla sublime missione che li attende.
[Ricordo del convegno degli ex Allievi in preparazione al Quarantennio di apertura della Casa di S. Bernardino 1893 - 1933]