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Convitto Paterno
Tortona
lì 25 Marzo 1916
Gentilissimo Sig.r Cav.r Marchese,
D.
Adaglio mi scrive quanto V. Sig.ria gli ha fatto osservare circa la
retta degli orfani del terremoto che sono a Tortona e a San Remo,
“che
non è uguale per tutti e che alcuni hanno delle spese e altri no”.
Mi
faccio dovere darLe qualche spiegazione farLe
conoscere perché la cosa é così.
In
linea di massima ho seguito questa norma, che cioè quando per
ragioni di salute o di condotta, o
di arte o di studî
trasferisco orfani da uno ad altro mio Istituto, non
aumento la pensione
retta
mensile,
e
anche
ma con sacrificio al
Patronato
faccio pagare solo tanto quanto gli orfani pagavano già negli
Istituti donde provengono
provenivano.
Per
quelli passati a San Remo, non da miei Istituti, ma ad esempio dal
Pio
X,
la cosa andò così; io mi trovavo in casa della nostra Presidente, e
vi erano pure il Sig.r Cav.r Oristano e il Dott.r Mattei, venuto per
una certa faccenda da Avezzano. Ricordo che si era in biblioteca, e
da un discorso all’altro si passò a dirmi che al “Pio
X”
si insisteva perché fossero di colà trasferiti altrove sei
o sette
cinque o sei orfani, che erano già studenti di tecniche e di
ginnasio, ma che non volevano saperne di frequentare gli
studî
le scuole
private,
ma fare le Scuole Regie o pareggiate e chiesero se io avevo sapevo
come collocarli.
Io
proposi il Collegio di San Remo, e dissi chiaro che li ammettevo
anche alle stesse condizioni e pensione dell’Istituto Pio X benché
pensassi sapessi
che a San Remo quest’anno
la
pensione degli studenti
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delle
tecniche e del ginnasio superiore (sono in sei venuti dal Pio X, e
due di essi sono appunto in quinta
ginn.le) fosse non di L.
40
come pagavano al Pio X, ma di non meno di L. 50 mensili, più tutte
le spese personali e scolastiche, - mentre come
erano le condizioni del Pio X
non si computano per gli orfani venuti da quell’Istituto che le
pure spese scolastiche cioè di libri,
come era al Pio X.
Che
a San Remo la pensione sia più elevata Ella comprenderà facilmente
poiché
poi in
quella è stazione climatica e la vita vi
costa molto di più
é molto più costosa e anche il vitto che diamo a quei Convittori è
tale che non si potrebbe fare
tenerli a meno. Essi hanno: al Mattino
- pane, e
caffè e latte
Pranzo - pane e minestra a volontà , - pietanza con contorno, frutta e 1/4 di vino.
Merenda – pane
Cena
tutto come a pranzo, meno
solo la frutta in meno.
Anzi
Le dirò che quest’anno abbiamo dovuto portato
portare per necessità la pensione a L.
55
al
mese
per gli studenti di Ginnasio
Superiore
e di Liceo, e, lo creda, ciò
non è troppo,
con quello che si dà loro e dato col
costo dei generi
il caro viveri.
Ciò non ostan
Ciò non ostante quelli del Patronato pagano solo L.
40
mensili.