V107T045 V107P069
[Da fotocopia di lettera di D. Orione]
(timbro Arch. Secr. Apost. Vaticanum)
41374
S. Aug. Nat.
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Messina, il 22/12 - 909
Eminenza Rev.ma,
Ringrazio Vostra Eminenza della venerata Sua lettera del 17 corr. m. - Mgr. Cottafavi mi ha telegrafato da Reggio E. che poteva valermi di questi giorni per fare un giro per le Case. Ora non credo conveniente lasciare Messina in questi momenti, per la grave situazione di due paesi abbastanza importanti, specialmente di Giardini, dove chi fa da Parroco fu ripetutamente battuto per via e di giorno, e la popolazione é in vivo fermento, tanto che il Questore di qui mi disse che non garantiva.
Così non saprei come lasciare gli orfani pel 28. - Verrò al più presto, appena lo possa, anche per gli Esercizî poiché l’olio della mia lampada va mancando, se pure ce n’è ancora.
Si degni Vostra Eminenza umiliare al S. Padre questa acclusa lettera, così gli riuscirà più gradita.
Ora non so come esprimermi con Vostra Eminenza per gli Augurî, poiché fu così grande la Sua bontà, la Sua carità verso di me, poveretto, e verso questa sventurata terra che non so dirLe la venerazione profonda di cui sono compreso.
Gesù Bambino faccia Lui per me e per tutti noi in questo Santo Natale.
Le conceda il Signore tutte le soavi consolazioni che provarono i pastori nella groppa di Betlemme e quelle dei Santi, quando, in questa giocondissima Solennità , Gesù Bambino appariva tra le Loro braccia, come a S. Francesco d’Assisi a Greggio, e a San Gaetano da Thiene, il Santo della Div. Provvidenza, che il Breviario chiama: venatur anumarum!
Eccole, Eminenza, tutto ciò che so dire, ma il cuore vorrebbe dirLe in Domino molto molto di più; Ella mi compatisca, e mi benedica con tutti i miei religiosi e orfani.
Bacio con grande riverenza la S. Porpora e sono di Vostra Eminenza Rev.ma.
Ossequientissimo e umilissimo Servitore in G. Cristo
Sac. Luigi Orione
dell’Opera d. Div. Provv.za