V107T057 V107P093
[Da fotocopia di originale di D. Orione]
(timbro: Arch. Secr. Apost. Vaticanum)
50059
Messina, il 17 Marzo 911
Eminenza Rev.ma,
La bontà di Vostra Eminenza mi fa ardito di pregarLa degnarsi umiliare al S. Padre queste povere espressioni di un grande amore verso di Lui e la S. Chiesa, - così esse Gli riusciranno più gradite.
Siccome fui un po’ lungo nello scritto a Sua Santità , così non osai dirGli nulla di qui; ma, se qualche buona notizia può riuscirGli di conforto, Vostra Eminenza Gli faccia pure conoscere che, le cose qui si vanno avviando, e che il Signore ajuta tanto; solo che c’è tanto da fare che si è come assorbiti, e non si é mai fatto niente al bisogno.
Ora si lavora, con la grazia di Dio, a regolarizzare le unioni illecite.
La piaga del concubinato non é cosa recente, né di questo né dell’altro Episcopato, - essa data press’a poco dall’unione politica. Allora, per la ignoranza delle cose di religione, si fece credere che bastasse l’atto civile, e così molti, anzi moltissimi vivono oggi in peccato, poiché il terremoto allargò questa piaga, ed essa é così generale che é cosa comune; l’altro jeri ho scoperto un gruppo di baracche dove sono diciannove famiglie tutte in concubinato. Ci vuole un po’ di lavoro, ma il Signore ajuta tanto. In questo mese nella sola nostra Chiesa al piano Mosella si sono regolarizzati fino ad oggi sessanta sette matrimoni; ma ne abbiamo in corso circa cento quaranta: si è data come una Missione speciale, la quale fece molto bene, venne un Sacerdote della Diocesi di Acireale che ha un dono singolare per questo.
Si cerca di fare molto catechismo.
Le Comunità Religiose lavorano, e anche il Clero ora lavora discretamente.
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Vostra Eminenza preghi per noi, e specialmente per me, e mi benedica.
Con ogni venerazione Le bacio la Sacra Porpora, e Le sono di Vostra Eminenza Rev.ma
Obbl.mo e Osseq.mo Servitore in G. C.
Sac. Luigi Orione
della Piccola Opera d. Div. Provvid.za