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[Da Copia dattiloscritta]

(Fondo Sacra Congregazione del Concilio Questione San Michele)


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Anime e Anime!

Bs. Aires, il 22 Maggio 1935

Calle Victoria, 2084


Eccellenza Rev.ma,


Vengo umilmente ad invocare la protezione di V. Eccellenza perché la sede della Parrocchia di S. Michele in Tortona non venga, - almeno pel momento, - portata al nuovo Santuario della Guardia. - Il Santuario, benché aperto al culto, non é tampoco finito, e se ora diventasse Parrocchia, non so quando verrebbe ultimato. - Si sa che molti aiutano i Santuari, che non sono portati ad aiutare una parrocchia, la quale ha i suoi parrocchiani, e si pensa che da essi, o da altra parte possa avere aiuto; - il che non sarebbe a pensarsi nel nostro caso.

Il Santuario della Guardia in Tortona, Eccellenza, è stato solamente benedetto, appunto perché non e finito. Per ultimarlo ci vorrà forse ancora un milione, poiché non é fatta la facciata, e non ha affatto piazzale.

Per avere il piazzale bisogna acquistare altre due case e demolirle con quelle già acquistate e pagate; oltre che c’è tutto da ristabilire l’interno, fare il pavimento, e da ristabilire e pavimentare la Cripta, vasta quasi quanto il Santuario. Tolto l’altare maggiore, mancano pure gli altari. Mancano pure il campanile e le campane.

Ho anche altri e più forti motivi, Eccellenza Rev.ma, per non volere che, al momento, il Santuario diventi Chiesa parrocchiale di San Michele, non lascerò di esporli, quando ne sia richiesto, molto più che non fo’ oggi qui.

Onde vivamente e in umiltà La supplico Eccellenza, di fare si che la Chiesa di San Michele continui a restare, come fu fin qui, sede della Parrocchia di San Michele.


















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Né ho scritto, giorni fa, a Sua Eccellenza Rev.ma Mgr. Melchiori; a Lui ho creduto conveniente dire qualche cosa di più, lasciando, se lo riteneva conveniente, che ne riferisse a codesta Sacra Congregazione.

Il Santuario è sorto con la più ampia approvazione del Vescovo di Tortona: ne benedì la prima pietra l’Eminentissimo Card. Perosi di v. m., e lo aperse al culto Mons. Grassi. Il Santuario non l’ho fatto io miserabile; il Santuario se l’è fatto la Madonna SS.: - e, posso ben dire, mattone per mattone. La Madonna non mi ha mai lasciato confuso nelle giornate dei pagamenti: è tutto pagato e costò già qualche milione.

Sorge dove era il covo dei socialisti di Tortona; é di là, Eccellenza, che, durante la guerra, si mosse una turba di forsennati, uomini e donne, con alla testa una bandiera rossa, vociando canzoni sovversive e bestemmie; ed entrati in città, invasero l’Episcopio, ruppero mobili gettarono a terra quadri sacri, li calpestarono, infransero Crocifissi, devastarono le Cucine Economiche, distrussero tutti i giochi del mio Oratorio festivo, che tenevo nelle stanze e cortili del Vescovado, e sarebbero saliti a vituperare il Vescovo, se non fosse stato loro impedito.

Ora, dopo che il Santuario fu aperto e la SS. Vergine cambiò gli spiriti di quella gente: dopo che cominciò a trarre a Sé le anime, a fare grazie spirituali e temporali, - (perché é ben chiaro che la Madonna non ha gelosia di Se stessa, né vede male che un Suo Santuario sorga a 70 chilometri da un altro) - si alzarono contro di esso tali ostilità da Genova, sì che Mgr. Vescovo più volte ebbe a dirmi di aver dovuto, e ripetutamente, difendere il Santuario. E Mgr. Malfatti, Rettore del Santuario della Guardia sul Monte Figogna, mi disse di essere stato rimproverato perché venne a predicare al Santuario di Tortona, e che gli si fa colpa di essere in amicizia col povero
























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sottoscritto. Io ho sempre condotto al Santuario del Figogna grandi pellegrinaggi: anche ora mando pellegrinaggi al Figogna.

Quando mi sarà dato di poter parlare a V. Eccellenza, potrò dire di più, ed Ella verrà meglio a capire il perché di certi atteggiamenti.

Ora non vorrei, Eccellenza, che quello che non si riuscì a fare prima, lo si tentasse adesso, che sono lontano: che si miri cioè a soppiantare il Santuario, il quale é ancora ai suoi primi anni, e non finito, col farne la Parrocchia di S. Michele.

Ho indetto speciali preghiere alla SS. Vergine perché scongiuri il pericolo.

Vostra Eccellenza Rev.ma, per quel tanto che ora mi sono visto costretto a rivelarLe, - mi usi la grande carità di proteggere il Santuario e La assicuro che la Madonna SS. La pagherà.


Bacio con sentita gratitudine e venerazione le Sue mani e Le prego umilmente da Dio ogni ampia e celeste ricompensa.

Di V. Eccellenza Rev.ma obbl.mo e devoto servitore in Gesù Cristo


Sac.te Luigi Orione

dei Figli della Divina Provvidenza