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[Da copia dattiloscritta autografata sottolineata e corretta da D. Orione]
Piccola Opera
della Divina Provvidenza
Tortona
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Anime e Anime!
Tortona, il 27 Novembre 1928
Carissimo Nel Signore,
La grazia di Nostro Signore Gesù Cristo sia sempre con noi!
Il Ministero delle Comunicazioni mi informa, in data 7 Novembre, che vi e chi si serve delle vecchie richieste di viaggio che si usavano prima da noi, e che, se si continuerà ci sarà tolta la concessione.
Egli comunica che, per godere della nuova concessione speciale VI per i viaggi in ferrovia, non ci devono essere abusi; che occorre togliere di mezzo i fogli della vecchia concessione e usa re solamente il nuovo modulo, che porta la intestazione seguente, approvata ultimamente per il nostro Istituto dalla Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato:
“Piccola Opera Della Divina Provvidenza (Don Orione) – Roma”
e la firma delle richieste unicamente riconosciuta é quella di Don Risi.
Ordino quindi che mi si rimandino subito, per plico raccomandato, tutti quei vecchi moduli che ancora esistessero in codesta Casa, e che sapeste fossero rimasti in mano di qualcuno. E, se non é possibile averli, mi si informi subito in mano di chi possono trovarsi che occorrendo provvederò anche per Legge.
Proibisco, in ogni modo, che si usino ancora i vecchi moduli.
Già avevo detto questo, e ritenevo di aver parlato chiaro e forte.
Ma le ripetute osservazioni e richiami che mi vengono dalle Ferrovie dimostrano che c’è chi non ha voluto capire, e chi crede di poter andare avanti alla buona, e chi abusa dei vecchi moduli, esponendo così la Piccola Opera a continue multe, e al pericolo di perdere il beneficio del ribasso dei viaggi.
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Di questa Concessione possono solo usufruire i Membri della Piccola Opera, le nostre Suore e loro Aspiranti, i nostri probandi, gli aspiranti, novizi, coadiutori e chierici, nonché tutti gli orfani, i Ricoverati e le Ricoverate delle nostre Case, e anche quelli che accompagnano Orfani, Probandi e Ricoverati: non altri, nessun altro.
Non
potranno servirsene quindi
gli alunni dei Collegi del
Dante di Tortona, del San Giorgio di Novi o del Convitto di Sanremo;
ma chi dei nostri li dovesse accompagnare, sì.
Questa lettera sia letta e spiegata, anche ripetutamente, al personale riunito della tua Casa.
Ed entro otto giorni dalla data della presente mi darai assicurazione che vi uniformerete a quanto ordino.
Sarebbe un vero dolore per me, se mi vedessi costretto a prendere misure di rigore contro chi, a dir poco, continuasse, con imperdonabile leggerezza, ad esporre la Congregazione a perdere un tanto beneficio. Ma ritengo che anche per il tuo valido interessamento questo non avverrà.
Prego, intanto, il Signore per tutti, raccomandandomi alle orazioni di tutti. E benedico in Gesù Cristo e nella Santa Madonna a te, carissimo nel Signore, e a tutti i tuoi.
Aff.mo
Sac. Luigi Orione
della Div. Provv.za