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[Da lettera strappata]



A Sua Eccell. Rev.ma

Il P. E. Caronti - Abate Gen.le

della Congr.ne Cassinese P. O

Visitatore Apostolico della Piccola Opera Div. Provv.

Via S. Ambrogio 3 Roma


......      Penso che in un Seminario, aiutato, farà bene.

L’anno scorso e poi quest’anno ha chiesto di andare in famiglia per la malattia della mamma, ma, per certi indizi, già da tempo dubitavo della sua perseveranza in Congregazione.

Come carattere fu un po’ una ventola: ritiene di essere più di quello che è, parla e giudica, prendendo posa un po’ da saputello.



Quanto al Furina, quello di S. Remo, ritorno a Vostra Eccell. Rev.ma il ricorso che egli Le fece, e vi unisco copia della mia risposta a lui, del 16 dello scorso Agosto, per lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Egli non mi scrisse più.

Mi spiace, ma non potrei, in coscienza, aderire alle sue richieste, che ritengo non giuste. - Non mi sento di poter accollare oggi a me e alla Piccola Opera della Div.na Provv.za impegni che a principio non mi sono preso. Accolsi il Furina, sopra tutto, allo scopo di tirare a Dio un’anima che ne era lontana. Don Sterpi, Don Ferretti, Don Fiori, Don Severo Ghiglione, tutti quelli che lo hanno avvicinato e le Suore stesse che lo curano da anni con ogni premura, sanno quanto ci ha fatto e ci




















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fa soffrire. - Prego V. Eccellenza di compiacersi sentire qualche cosa dal Don Ferretti, che si trova a Roma.

Dato il carattere litigiosissimo del Furina, anche per consiglio di persone che lo conoscono e competenti in Legge, devo andare adagio a rilasciare ipoteche sulla Casa o documenti, a cui non mi ero obbligato, e che domani potrebbero diventare, in sua mano, un capestro per la Congregazione.

Io e i miei sappiamo di avergli avuto tutti i riguardi, e ne a. ......


Di Vostra Eccellenza Rev.ma

umile e obbl.mo servitore


Sac. G. Luigi Orione

dei Figli della Div. Provv.za


Tanti ossequî da Don Sterpi, da Don Perduca, Don Gatti, da tutti.