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[Da Copia manoscritta, grafia di Don Bianchi]
A S. E. il Dott. José Vicente De Azevedo
S. Paulo
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Anime e Anime!
Roma, il 3 febbraio 1925
La grazia e la pace di N. S. G. Cr. siano sempre con V. E. e Sua distinta Famiglia. Benché mai io abbia scritto a V. S., pure mai ho dimenticato la sua Persona, e sempre La ho ricordata insieme con i Suoi Cari nel Santo Sacrificio della Messa. Ella non abbia timore, v’è tutto si effettuerà secondo i disegni della D. Pr., quando sarà il momento e l’ora di Dio. E tutto si farà da figli umili e devoti ai piedi della S. Chiesa nostra Madre e dei Vescovi che lo S. S. ha posto a governare la Chiesa di N. S. G. Cr. Dichiaro che sono disposto a dare un Sacerdote come cappellano dell’Asilo qualora Sua Ecc. Rev.ma Don Duarte sia contento che io faccia questo.
Amerei, anzi preferirei, che si potesse con la benedizione di Mgr. Arciv. cominciare l’opera delle “Officine di San Giuseppe”, e quanto Ella desidera di bene sul colle Ipiranga. E penso che la D. Pr. ci assisterebbe, ma tutto desidero che sia con l’approvazione di Don Duarte, la quale confido che verrà se noi pregheremo e ce ne renderemo meno indegni. Non credo conveniente che Ella personalmente faccia dei passi, perché , se le cose sono come quando io ho lasciato il Brasile, allora vi era troppa distanza tra Don Duarte e V. E. - però Iddio e la Sua santa grazia e carità colmeranno tutte le distanze e vi do la mano di S. Giuseppe che appiana la strada.
Il Bollettino anche non cadrà; confidi in Dio, nella S. Madonna e in S. Giuseppe. Caro Dott. Jose Vicente, la brevità del tempo mi impedisce di continuare, ma presto Le scriverò ancora, con l’aiuto del Signore.
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Ella veda di tenere riservato a Lei questo mio scritto, e continui a pregare con fiducia e con fede.
Tutto andrà a posto bene, quando meno ce lo aspettiamo. Quando Don Duarte verrà a Roma andrò da Lui: dove finisce la mano dell’uomo, là comincia la mano della D. Pr.
La abbraccio in ispirito nella fraterna carità di G. Cr. La SS. Vergine e S. Giuseppe vogliano confortarla ed assisterla. Voglia gradire una piccola statuetta di S. Pietro per Vs. Eccellenza ed una Corona del S. Rosario per la Sua Distinta Signora. Dio benedica a Lei e alla Sua ottima Famiglia. Io La porterò ogni giorno sull’Altare con me nella S. Messa, voglia ricordare sempre a Gesù questo suo povero, fedele e riconoscente servo in G. Crocifisso e nella Santa Madonna.
Suo in X.sto
Sac. Luigi Orione
d. Div. Provv.
(Su Immagine del S. Cuore di Gesù)
Da Roma, il 3 febbr. 1925
Abbraccio e benedico in Gesù Cristo il caro Dottr. José Vicente De Azevedo
Sac. Orione d. D. Pr.