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[Minuta copia manoscritta, grafia di Don Sterpi, vi sono correzioni, cancellature ed aggiunte di pugno di Don Orione]



Casa

della Divina Provvidenza

Tortona



A Sua Eccellenza

il Sigr. Prefetto

di Piacenza


In risposta a lettera di V. E. in merito alla relazione fatta sull’Istituto V. E. III di Borgonovo, mi pregio far osservare presente contrariamente a quanto asserito in detta relazione che la Direzione dell’Istituto non è più nelle mani del Rocca Gaspare, ma in mani mie. Mi servo del Rocca, del quale ad onore del vero non ho che a dirne bene, per il suo lavoro continuo e disinteressato a pro dei giovani (i quali in verità, gli vogliono molto bene e lo rispettano ) solo per mansioni che mi pare possa convenientemente disimpegnare.

Dell’accusa fatta al Rocca di bastonare i ricoverati non ne seppi mai nulla e in verità non mi pare individuo da trascendere a simili atti che io sappia, tutto il paese ne ha grande stima; tuttavia se ci furono deficienze sul passato ora assicuro che le cose sono totalmente cambiate.

Don Orione non ha ancora fatto un vero atto legale per assumere l’istituto: ha mandato me ed un istitutore per la custodia diretta dei giovani, per curare la loro istruzione, e per studiare un piano di rinnovamento della istituzione tale da rispondere alle nuove esigenze e all’avvenire di questi poveri fanciulli, sì che possano in giorno guadagnarsi un pane onorato e siano cittadini degni della nuova Italia.

Mia prima cura fu di ripulire l’Istituto con un’imbiancatura generale, e migliorare le ritirate. Si pensò ad un vitto
















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più sano e abbondante, a una migliore sistemazione degli orari delle occupazioni dei giovani a scuole serali e ad altre migliorie che il bilancio dell’Istituto, - passivo di circa 70000 lire - permetteva.

Altre riforme si sono fatte ultimamente, sia rispetto alla parte materiale che all’andamento morale, e se ne vedono già benefici effetti.

Se è difficile costruire ex novo, vorrà Vostra Eccellenza nella Sua saggezza comprende che più difficile è adattare e riformare tutto un Istituto.

Ho fiducia che le competenti Autorità vorranno dar al R.o D. Orione, le cui opere molteplici dicono chiaro da quanto sincero sforzo egli sia animato a compiere per sovvenire a tanti miseri, quel tempo che è necessario per svolgere anche in Borgonovo il piano di bene che è nella sua mente e nel suo cuore.

Tanto ho l’onore di riferire a Vostra Eccellenza, mentre mi è assai gradita la circostanza per porgerLe ogni devoto ossequio.


Di V. Eccellenza dev.mo Servitore