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[Da Copia dattiloscritta, - vi sono correzioni aggiunte e cancellature di pugno di Don Orione]
Anime e Anime!
Tortona, il 16 Ottobre 1927
Anniversario della mia vestizione chiericale
Miei cari figliuoli nel Signore,
La grazia e la pace di N. Signore Gesù Cristo sia sempre con noi!
La Circolare ai Parroci d’Italia per le vocazioni religiose ad incremento della nostra cara Congregazione, è stata, evidentemente, benedetta da Dio.
Non solo ha suscitato la migliore impressione, ma ha fatto del bene allo spirito di tanti Sacerdoti e anche di Vescovi, i quali me ne scrissero lettere bellissime. Ma, quel che più vale, insieme con un’onda di generale simpatia, quella Circolare ha portato alla nostra Congregazione una spesa di vocazioni così abbondante, da farmi ricordare la pesca miracolosa del Vangelo. Tanto che; perché la povera barca di questa Casa non poteva contenerne di più, già ho dovuto, da circa due settimane, sospendere nuove ammissioni, eccettuati casi di singolarissima importanza.
I nuovi accettati hanno fatto tutti la IV Elementare con promozioni, parecchi anche la V e la VI. Ve ne sono pure di Ginnasio, del Liceo, di Teologia. Almeno 25 hanno più di vent’anni; sono poi giunti dalla Polonia altri 10 bravi Chierici, i quali tutti fanno la Teologia, alcuni anzi sono nel terzo e quarto anno.
La Cappella è piena, il refettorio è pieno; e ne devono entrare almeno altri 70.
Dove li metterò? non lo so! La Madonna mi aiuterà! Prevedo che dovremo andare in Cappella a due riprese e così in refettorio a doppia serie, meglio così che aver posti vuoti.
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Ho dovuto acquistare nuove lettiere, materassi coperte, lenzuola: prevedo che non basteranno 15 mila lire.
Mi direte: Perché non portano tutti il loro corredo? Che volete? Ci sono vocazioni così promettenti, che non si possono respingere solo perché non hanno il materasso e la roba da letto.
Diceva un giorno Don Sterpi: “Si fa presto a criticare: bisogna esserci!”
Ora ci vorranno alcune altre migliaia di lire solo in libri; poi... poi c’è da mantenerli. E qui si parrà non solo la vostra nobilitade, ma la vostra charitade, che è quella che conta davanti a Dio e alla Congregazione.
Bisogna che mi aiutiate cordialmente a mantenere formare questa valida schiera di nostri successori.
Ricordate
la
deliberazione
seduta storica
di
Bra.
Io ho tenuto fede a quella deliberazione, che ha segnato un passo in avanti, passo fermo, da gigante, dell’Opera del la Divina Provvidenza.
Con l’aiuto o di Dio, o miei figli, abbiamo acceso in cento e cento petti un ardore di divina carità e di Apostolato che diffonderà nel mondo una grande luce: noi saremo, domani, una forza invincibile, nelle mani della Chiesa, cioè del Papa e dei Vescovi anche la Patria sarà onorata da noi, che già sentiamo di servirla in modo non indegno, e di esserle cittadini non vili.
Il Clero d’Italia ha risposto con slancio meraviglioso al mio e Vostro Appello; ha dato ali alla nostra Congregazione, perché essa, sorretta da Dio, voli alta, sempre più alta, e porti l’amore di Dio e degli uomini e la romanità sino alle estremità della terra.
Fin
qui tutti hanno risposto degnamente: Clero,
Famiglia e Giovani.
Ma anche quei nostri Esploratori di vocazioni, che ho mandato per le
varie Regioni, si sono diportati in
modo
meraviglioso
egregio: essi hanno
bene
meritato dalla Congregazione.
Se avessimo non una, ma cinque Case come quella di
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Tortona, io avrei potuto accogliere almeno 700 vocazioni, e buone vocazioni!
Sarà per un altr’anno: Viva Maria!
Ripeto: tutti hanno risposto con sacro entusiasmo: non risponderanno ora i miri figli? Mi sentirei troppo umiliato: sarebbe, forse, l’offesa più grave che potrei farvi, se dovessi anche per un momento dubitarne.
Qui il refettorio è pieno dal I Ottobre, e presto avremo refettorio a prima e a seconda serie, né più né meno come nei treni di lusso, e badate: i lavoratori sono già nello antico probandato, e fanno vita a parte, in tutto.
Non aggiungo altro: “cui tocca. Tocca”.
Attendo. Et Deo Gratias et Vobis!
Vi conforto, o cari figliuoli miei, o Vi abbraccio spiritualmente tutti e ciascuno in Gesù Cristo o nella Santa Madonna.
Pregate sempre per me!
Vostro aff.mo