V108T045 V108P077
[Da Copia dattiloscritta; - vi sono aggiunte correzioni e cancellature di pugno di Don Orione]
Tortona, 27 Luglio 1938 XVI
Qual è lo spirito della Piccola Opera Della Divina Provvidenza quanto alle vacanze in Famiglia dei suoi Religiosi e Aspiranti
Il
vero e buon Religioso e
sempre contrario
ad ogni relazione con quel mondo che ha abbandonato. Egli trema ogni
qual volta deve lasciare
anche
sia pur per
poco, le
case della
sua Congregazione perché,
pensa ai pericoli del secolo ed ai tanti che perdettero
la vocazione per essersi recati
sia
pur
anche per
pochi giorni, presso parenti o amici.
Ricordiamoci
che
Don
Bosco chiamava “vendemmia
del diavolo”
il tempo
anche
breve
delle
vacanze passato dai Religiosi presso le loro famiglie. Non bisogna
recarci dai parenti, se non per gravissimi
motivi,
e vi si deve rimanere il meno possibile.
La
casa
famiglia del
Religioso è la sua Congregazione,
e
sua casa ogni casa della nostra
congregazione,
non altre. Da sessant’anni, quando cioè le famiglie erano
ancora, in
generale, tanto serie,
oneste e cristiane,
Don Bosco già scriveva ai Direttori delle sue Case: “Satagant
Superiores ut omnino claudatur omnium malorum officina, qualis est
feriarum tempus apud parentes ut amicos transigere.
E indi soggiungeva: “Filî mei in Christo, carissimi, maneamus in vocazione, qua vocavit nos Dominus, et satagamus, ut per bona opera vocationem et electionem nostram certiorem faciamus.
V108P078
Nam, quod Deus avertat, si nos pusuerimus manum ad aratrum et respexerimus retro, apti non erimus regnum Dei”.
Che la Santa Madonna vegli maternamente su di noi!
La grazia e la pace del Signor Nostro Gesù Cristo siano sempre con noi! Amen.
Don Orione