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[Da Copia manoscritta, grafia del Ch. Amerigo Bianchi vi sono aggiunte di pugno di Don Orione]



Amiamo il Papa


Per l’Opera


Molti sono i grandi che sognarono di ridurre il mondo sotto il loro scettro, e di renderlo uno d’armi, di lingua e d’altare; ma fu un’utopia la loro che li trasse a mal fine. Alessandro il Grande morì giovanissimo; consunto dagli strapazzi: Carlo Magno passò simile a bolla che da morta gora strapazzi: Carlo Magno passò simile a bolla che da morta gora pullula a un tratto e si risolve in nulla: Napoleone morì di crepacuore sul nudo scoglio di S. Elena; tutti lasciarono dietro sé lo sfacelo e la desolazione.

Ma v’ha un regno universale, sintesi d’ogni regno, che ogni regno rafforza e nobilita, ove si dominano le intelligenze illuminandole e si assoggettano le volontà conquistandole con l’amore: più che re, padre di questo impero, capo di questa immensa famiglia e il Papa.

Tutto muta rapidamente quaggiu’ in questo mondo; passano gli uomini, passano le opinioni, passano i regni e le monarchie. Ma sovra tra il turbinare delle umane vicende sta il Papa, che sorregge la Croce e invita i popoli ad adorarla; l’ala del tempo che tutto abbatte, dissipa e distrugge, nulla può contro lo scoglio secolare su cui il Papa grandeggia come visione di cielo.

E che cosa sono 20 secoli di vita per la divina istituzione che ha avuto 40 secoli di preparazione?

Dal piedestallo noi possiamo arguire le dimensioni del monumento; sulla sua base divinamente granitica ed inattaccabile, il Papato di drizza giovane e glorioso a mostrare i portenti della sua vitalità sempre nuova e feconda.

Indarno l’onda dei secoli è venuta furiosamente battendo contro di esso, indarno contro di lui si è riversato

















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l’odio più feroce degli uomini dell’inferno: il Papato solo ha quel verbo morale che rigenera che comprende e consola il dolore, il Papato solo ha quella fede, quella legge di libertà di civiltà di amore da cui unicamente la società può sperare incremento; ed infine a Pietro solo Cristo ha giurato: “Tu sei Pietro: sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa!”

Il Papa adunque è il fondamento della Chiesa. Il fondamento è per l’edificio ciò che il capo è al corpo, la radice all’albero.

Perciò, come dice S. Francesco di Sales, il Papa è radice dell’albero fruttifero della Chiesa, fecondo di Santi, e capo del Corpo Mistico di Cristo.

Capo fondamento e radice, tolti i quali il corpo muore, l’edificio crolla, l’albero isterilisce.

Amiamo il Papa! E’ dovere di figli amare il padre, che è il sostegno della loro vita. Ed il Papa è appunto il sostegno della fede, ch’è vita dello spirito, ed il padre delle anime nostre; secondo la parola del Vangelo: “Ho pregato per te, o Pietro, affinché la tua fede non venga mai meno: e tu una volta convertito, conferma i tuoi fratelli”.

Il Papa è il Vicario e il rappresentante di Cristo in terra. A Lui Gesù ha dato lasciato le chiavi del regno dei cieli; a Lui è stato promesso che in cielo si scioglierà o si legherà, a seconda che Egli avrà sciolto o avrà legato sulla terra. Egli infine è il ministro dei tesori spirituali e temporali della Santa Chiesa di Dio.

Amiamo il Papa! e amiamolo come lo amarono i Santi!

Non troverete un Santo che non sia stato col Papa in tutto; che, se qualche Santo mostrò di pensarla in qualche

























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cosa diversamente dal Papa, egli lavò poi il suo peccato colle lacrime e col sangue.

Dal fondo del deserto, in un linguaggio che i secoli ripeteranno a gara, il terribile S. Girolamo scriveva; “Presso del Papa sono i vasi d’oro e d’argento; dalle altre parti i vasi di terra e di legno, serbati alla verga di ferro che li frangerà, al fuoco eterno che li divorerà”. E gridava a S. Damaso Papa: “Su questa pietra è stata costruita la vera Chiesa di Dio. Colui che non mangia l’Agnello con Te, è un profano. Non conosco Vitale, respingo Melezio, ignoro chi sia Paolino. Chiunque non raccogli con Te, o Damaso, egli disperde”.

E Sant’Alfonso: “Miseri noi se non avessimo il Papa! Salvato questo, tutte le altre cose si raddrizzano”.

Vi hanno però oggi taluni che credono la Religione una ispirazione della propria coscienza; essi vogliono stare nella Chiesa, ma vogliono poi pensare ed agire contro del Papa. Orbene, essi sono eretici, se nella fede e nella morale non sono in tutto col papa; essi sono fuori della diritta via del Signore.