V108T079 V108P139


[Lettera di Don Orione, copiata poi da Don Orlandi, deve essere indirizzata ad un Sacerdote di Lungavilla]



 8 - 6 - 25


Come


La chiesa del passetto dove ascoltai tante volte il S. Sacrificio da Lei compiuto e dove ho sentito e visto la potenza della fede, in quel luogo dove Iddio, nella sua bontà, mi andava istillando i germi della vocazione sacerdotale e religiosa che oggi mi fa tanto felice, non posso dimenticare.

La chiesa mia, il mio altare, il mio tabernacolo ricordo il Sacerdote che celebrava Lei che celebrava colla commozione + soave e + pura.

Ricordo quando al mattino io vi entrava e nella modesta e divotissima chiesa scorgeva le tavole nere aspettanti una bara e ancora adesso prego requie per quelle anime a cui mi lega l’affetto l’amore per suolo nativo.

Ricordo la Chiesa - Lei - le funzioni religiose in tutti i tempi dell’anno e dalla gioia del Natale, alla mesta funzione poi poveri nostri morti. Tutti ricordo e per tutti prego. Ma se ricordo e prego per tutti, in modo speciale compro mi ricordo e prego per Lei, alla cui guida la mia vocazione nacque, si nutriva lontanamente, e se le occupazioni m’impedirono di scriverlo con frequenza, ciò nonostante il mio pensiero e il mio cuore si ricordò di Lei e di tutti i miei cari compaesani ai piedi di Gesù e, se mi sarà dato dalla bontà di Dio di venire a celebrare costì, il cuore mi dice che pregherà forse con più ardore di spirito.























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(Sullo stesso foglio, Don Orione scrive quanto segue:)


Domani desidero che da Cuneo e da Bra parta un telegramma a Don Risi e a Don Garbarino con preghiere e voti perché è il loro 25.mo di Messa.

Via Appia Nuova 126 Roma