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[Su lettera indirizzata a D. Orione, il Sacerdote risponde:]



Cabella Ligure, 8 Marzo 1931


Molto Rev.do Don Orione,


Mi perdoni la libertà che mi prendo di venire a Lei con queste mie povere righe.

Una mia cugina le invia a mezzo mio L. 50 perché voglia dare una benedizione speciale per un suo fratello giovane ventenne tormentato fin da piccino ad intervalli da dolori in efiaggioni alle articolazioni, or ad un ginocchio or ad un piede or al braccio. In questi giorni i dolori sono più che mai acuti e di più ha una oppressione morale indescrivibile.

Lei che è tanto buono potrà comprendere il dolore di quella povera sorella e d’un papà vecchio nel vedere quella giovane esistenza così tormentata, quando dovrebbe essere quasi il sostegno della famiglia.

Avrebbero desiderato farle dare una benedizione da Lei Domenica scorsa quando ebbimo la consolazione d’averlo per poche ore tra noi a Cabella, ma il tempo era sì breve che non si azzardarono a farlo.

Invocano ora da Lei una preghiera speciale alla Vergine Santa della Guardia e una preghiera dai suoi orfanelli acciò possano ottenere la tanto sospirata grazia, e sia dato loro il dì fortunato che potremo venire in pellegrinaggio insieme al loro caro a portare il loro voto di ringraziamento alla Vergine Santa e la loro offerta per i suoi orfani.

Mi perdoni ottimo e Santo Sacerdote e abbia la bontà avere un pensiero alla Celeste Guardiana anche per i miei poveri quattro figli, da tre anni orfani del loro caro papà, in modo speciale pel mio piccolo Luciano,





















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perché la Vergine Santa voglia crescere in lui una santa vocazione religiosa.

Con ossequi

di Lei Dev.ma


Margherita Interiano

ved. Daglio



(Don Orione aggiunge:)


 Inviarle Bollettino Guardia a D. Sterpi risponderle che ringrazio dell’offerta di L. 50, che ho pregato a farò pregare: abbiano fede e sperino nella Santa Madonna.