V108T093 V108P165


[Su lettera indirizzata a D. Orione, il Sacerdote risponde:]



Torino, 14 – X – 32 - X


W. Gesù!!!


Ill.mo e Rev.mo Sig. D. Orione,


Non sono ancora quindici giorni ed inviavo a V. S. Ill.ma e Rev.ma una lettera nella quale, dopo avere ricordato, che la S. V. Ill.ma e Rev.ma mi aveva accettato il giovane Tarruti Luigi da Venezia nell’estate passata, quando avevo la fortuna di vederLa, a condizione di ritirarlo nuovamente io, qualora non corrispondesse al grande benefizio di essere ammesso tra i figli di V. S. Ill.ma e Rev.ma, e Le domandavo, se potevo condurlo costì per la fine del corrente mese: non ricevendo alcuna risposta, nella tema che sia andata smarrita; mi permetto di inviare alla S. V. Ill.ma e Rev.ma questa nuova lettera con risposta di ricevuta.

Perdoni la libertà, ma è per appagare le ardenti brame d’un giovane, che ha buona volontà di farsi buono.

Sicuro, che la S. V. Ill.ma e Rev.ma vorrà essere sì caritatevole d’una riga, La ringrazio di vivo cuore.

Baciandolo la sacra destra, mi permetto dirmi

Della S. V. Ill.ma e Rev.ma


  Dev.mo servo

  D. Giuseppe Afalto

Cappellano



R.o Riformatorio Ferranti Apporti

Corso Stupinigi

N. 726 (131) Quartiere















 V108P166


(Sulla stessa lettera Don Orione scrive quanto segue:)


Don Orione ha ricevuto la gradita sua del 14 corr., non l’altra di quindici giorni prima.

come le ha detto a voce, è assai ben disposto ad accogliere il giovanetto Tarruti Luigi da Venezia, dipendente da quella Congregazione di Carità.

Però desidera che, pel tempo di prova, sia corrisposto a questo Istituto la pensione mensile che gli è passata da Venezia, e che gli sia conservato il posto in codesto Riformatorio, dato che qui non facesse bene.