V109T016 V109P024


[Minuta; Orvieto dopo il 20 agosto 1903, vedi lettera di risposta dell’Onori in data 23 agosto 1903]



Ill.mo Sig. Cav. Onori,


A fine di evitare ogni inconvenevole irregolarità possibile inconveniente né di trascorrere nel dire nelle mie cose o scrivere cosa nelle cose che mi spettano circa la dolorosa faccenda che Ella sa, interesso la bontà Sua di farmi tenere, se Le è possibile, copia del verbale di cui ho dovuto, avanti di partire, parlare a Lei per quello che mi venne dichiarato dal Don Albera, in base al verbale stesso.

O meglio un bigliettino a nome della Commissione, dove di rettifichi quanto mi venne comunicato dallo stesso Don Albera, e quanto dello scritto suo (che ho mostrato a Lei e al Sig. Ingegnere, venne scritto) non secondo verità, egli ha scritto a Monsig. Vescovo di Tortona, come Lei e il Signor Ingegnere hanno potuto vedere dallo scritto che il Don Albera stesso mi ha rilasciato.

Del resto assicuro Ella può essere sicura che, nelle mie relazioni, dirò sempre piuttosto un po’ meno che un po’ di più, facendo da esse esulare, per l’aiuto della divina grazia, ogni spirito di amarezza e mettendo prima ogni parola davanti alla mia coscienza ed ogni virgola sillaba davanti a Dio.

Gradisca ogni mio riverente ossequio e che l’amore di Dio ci edifichi e ci unifichi in Gesù Cristo Signore.

La prego pure dei miei ossequî al Sig. Ingegnere …..