V109T032 V109P044
[Minuta maggio 1904 risponde a 22 – 2 - 1904]
Veneratissimo Monsignore,
Ho ricevuto la Sua lettera e anche il biglietto.
Senta,
caro Monsignore, in questo frattempo io
ho pregato lungamente cercato
di pregare
perché Dio mi aiutasse a fare, se era possibile, tutto il maggior
bene possibile
e a non crescere coi miei peccati il male. Il tentativo però che si
è fatto di infamare D. Risi, mi ha dolorosamente impressionato. Io
ho voluto sentire il parere dei miei Confratelli.
La sera impressionato dolorosamente
Ora
a me pare che costì non si debba più continuare
starci e questo è pure il consiglio dei miei che
ho ricevuto
e di persone savie e di spirito.
Ogni
mia venuta o provvedimento, bene considerato lo stato delle cose e
degli animi, non riuscirebbe al fine un
buono proposito.
E
cotesti due miei religiosi, oltre ad essere costì in una posizione
dolorosa senza
poter fare il bene impossibilitati
e nell’abbattimento, impossibilitati di poter fare il bene,
sarebbero
rimarrebbero sempre esposti ai complotti di
e magari al pericolo di essere infamati come
si è già tentato
senza potersi difendere.
Io
Per me e per i miei, donando
perdono se
che, quantunque indegnissimi, eravamo stati chiamati a servire Gesù
Cristo in cotesti poveri figli, io chiedo umilmente perdono a V.
Eccellenza e a Monsig. Bucchi e alla Commissione, se non abbiamo
degnamente adempito
corrisposto ad un sì grande compito.
Così
però Noi
Io e i miei pregheremo sempre
per tutti
per tutti. Io chiedo a V. Eccellenza perdono e la Sua
Santa Benedizione di loro due Vescovi, perché sento di averne
bisogno ....