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Ora senta Veneratissimo Caro Monsignore, mi pare che costì l’Opera non ci debba più stare: ogni mia venuta o provvedimento da me preso verso cotesti dei giovani, considerato bene lo stato delle cose e degli animi, non riuscirebbe, al fine neanche prossimo. E questo è pure il consiglio dei miei confratelli e di persone savie e di spirito.....



E cotesti miei due fratelli, anche rimanendo, non potrebbero possono potrebbero più fare nessun bene, e sarebbero anzi esposti sempre alle ire, ai complotti e al pericolo di calunnie infamanti senza potersi scagionare, Io non posso lasciarli così e venire ad allontanare né io potrei prendere provvedimenti giusti, perché i colpiti credo che sarebbero forse i meno colpevoli.



I miei due confratelli religiosi rimanendo alla Petrara, oltre a non poter fare del bene, vi sarebbero resterebbero sarebbero malvisti esposti alle ad ire sorde ai complotti e fin al pericolo di calunnie infamanti senza avere la possibilità trovarsi in posizione di potersi scagionare; - né io, ripetendosi il triste caso, potrei con equità prendere provvedimenti misure efficaci poiché i colpiti sarebbero forse i meno colpevoli, e sempre si direbbe che sostengo i miei.

Questa decisione Questa decisione l’ho comunicata al mio Veneratissimo Vescovo. Per S. Giuseppe, se fosse possibile, vorrei che quei miei fratelli si potessero trovare qui insieme con me. Don Risi passerà in proposito da V. Eccell. ……. il giorno.