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[Grafia di D. Perduca]



Piccola Opera

della Divina Provvidenza

Tortona


Copia

Parrocchia d’Ognissanti

Via Appia Nuova 126, Roma (40)


 XI febb. 1925


Ecellenza Rev.ma (a Mons. Grassi)


Apprendo da lettera del Can.co Perduca che ci sono le 40 ore in Cattedrale, e penso a D. Francesco, alla sua Conferenza su Napoleone.

Scrivo contemporaneamente a D. Perduca, perché venga ad intendersi con D. Francesco: la conferenza potrebbe farsi sabato e c’è ancora tempo sufficiente per la reclam sul Popolo. Spero che potrà fermarsi fino a sabato; io sono stamattina vengo a conoscere che egli é a Tortona, e non pensavo più che le 40 ore in Duomo fossero a Settuagesima.

In questi giorni passerà D. Brizio. La vorrei pregare di fargli conoscere che essendomi incontrato con P. Genocchi dalla Principessa di Venosa, e saputo questi che Brizio si ritirerebbe da noi a Poggio Tulliano, disse che é posto troppo vicino a Roma, e di far sapere al D. Brizio questo suo giudizio. Almeno per qualche tempo stimerebbe conveniente che stesse più distante. Io allora ho pensato a San Severino Marche, dove abbiamo un Istituto di Artigianelli, e ne parlai a Genocchi.

Egli propenderebbe per S. Severino, dove il Vescovo, che gli é stato compagno di scuola, é di tale rettitudine che mai avrebbe a temerne.

C’è qui a Roma la vedova dell’onorevole Valentino Coda, conosciuta anche da codesto sottoprefetto, il quale me la fece presentare. Ora la ho ritrovata qui.















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Essa fu già dal S. Padre, perché vorrebbe darsi tutta a Dio. Quando venne a Tortona, io non capii chi era. Verrà a V. Eccellenza, - voglia sentirla, e dirle ciò che Iddio Le ispira. Non scrivo di più perché non lo posso: ho forte mal di denti. Sit Nomen Domini benedictum!

Bacio con venerazione il S. Anello e La prego di benedirmi.

Mando infiniti ossequi all’uno e all’altro D. Francesco.

Di V. Ecc.za Rev.ma

Dev.mo in G. C.

e nella Santa Madonna


Sac. Orione d. D. P.