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Piccola Opera
della Divina Provvidenza
Tortona
Anime e Anime!
Tortona, il 5 febbrajo 1927
Caro Don Risi,
Grazia e pace da N. Signore Gesù Cristo!
1) Ricevo tua lettera del 4 corr. m.
II) Va bene che abbi scelto il 2.do concerto di cinque campane, - però non bisogna dire né fuori né in casa quanto costano: - ma lasciare credere che la somma sia ben più alta, perché (in verità), verrà poi in complesso a costare una settantina di mila lire e più.
Loro
fanno o hanno fatto il conto di dare le Campane a
quel prezzo,
tenendo presente il guadagno che avranno
speravano dalle campane
vecchie
che abbiamo
io ho loro promesso l’anno scorso, quando fui a Vittorio Veneto.
Ma noi delle campane vecchie non potremo dare che quella rotta, perché le altre le adopereremo per la Chiesa nuova in fondo a Via Appia: ora ne abbiamo bisogno.
Poi non si sa se il Papa farà o no la spesa dei castelli, (ne dubito assai assai).
Essa sarà di alcune decine di mila lire; - poi bisognerà fare un po’ di scala per salire sul campanile, perché non siamo mica gatti, e così c’è pericolo di disgrazie.
Quindi con tutti lascia credere pure che andremo dalle 70 alle 80 e più mila. C’è anche la spesa del trasporto.
Ora avrai letto che vogliono del prezzo metà subito, poi, dopo 6 mesi, metà della metà, e, dopo un anno, pagamento completo.
Anche fossero solo 52 mila lire, ci vogliono dunque subito per Maggio 26 mila lire; a Novembre poi 13 mila e il resto a Maggio del 1928.
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Le hai le 26 mila per Maggio?
Spero di sì con quelle 10 di quel lascito.
Vedi che l’anno scorso in Vicariato ho detto che, per le campane, spendevamo un 100 mila lire; e se il Papa non pagasse i castelli, certo che, tra una spesa e l’altra, ci andremo vicino, se non le passeremo.
Bisognerà quindi darsi attorno e batter cassa. Del resto, coraggio! Deus providebit!
II) Non ho ricevuto il Bollettino di febbrajo, per tua norma.
III) Quanto alla Lotteria mettano pure “pro Opera di Don Orione”: io non voglio un centesimo, purché, come hanno stabilito, diano il terzo per le Campane.
Ti scrivo lettera a parte, da leggersi al Comitato.
IV. Per ora non presentare Don Serra al Cardinale Lega, e non si presenti lui e non sia presentato da Don Antonio né da Don Ferretti né da altri.
Prima provi: poi, se starà volentieri e farà bene, e la popolazione sarà soddisfatta del suo modo di fare e del servizio che fa, - allora lo presenterò io. Ciò per non far commedie, di presentarlo e poi... si sa com’è.
Avverti subito che si faccia così e non diversamente.
Don Ferretti, per ora, si fermi a Squarciarelli.
Ho timore che con codeste lungaggini dell’Ingr. Castelli perderemo il Padiglione dato già dal S. Padre. Vedi di darti attorno, anche per avere l’altro pel Cortile. Va anche tu dal Castelli.
E’ forse figlio del Profr. Alfonso Castelli di Novi? So che aveva un figlio, Ingegnere.
Chiedi un poco, e, in caso, fagli miei rispetti e fammelo subito sapere. Saluto e benedico te e tutti.
Aff.mo tuo in G. Cr. e Maria SS.ma
Sac. Orione
d. D. Pr.
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P. S.
Per le campane scrivi e, magari, fa girare questa mia lettera a Don Sterpi, al quale già scrissi il I febbrajo in merito. Bisogna però avere poi la possibilità dei pagamenti, e vedere se ora il bronzo non fosse diminuito o cresciuto.
Mgr. Costantini potrà informare Don Sterpi, e così regolarci.
Sono anch’io del tuo parere che le campane ci siano pel 29 maggio, - quindi urge ordinarle.