V110T034 V110P058
[Da copia dattiloscritta, con autografo di D. Orione]
Piccola Opera
della Divina Provvidenza
Tortona
25 dicembre 1933
Natale dell’Anno Santo della Redenzione
S. Pasqua del 1934
Canonizzazione Don Bosco
Usanze della Congregazione
Nel Nome di Gesù - Amen!
I Figli della Divina Provvidenza - e, possibilmente, quanti dipendono o sono diretti da loro, - dal canto del Gloria del Sabato Santo (Messa della Resurrezione), sino alla Pentecoste, (inclusive), pregheranno stando in piedi; - eccettuato il tempo della Consacrazione ed elevazione dell’Ostia e del Calice; durante la Comunione del Sacerdote e dei fedeli: nel momento della Benedizione Eucaristica e al passaggio del Sacerdote con il SS. Sacramento, - e quando il Sacerdote benedice il popolo, come in fine della Messa, dopo aver distribuita l’Eucarestia, ecc.
Ciò si farà in memoria della Resurrezione di N. Signore Gesù Cristo; - a meno che i Vescovi o la Chiesa disponessero diversamente.
Tale era l’uso primitivo nella Chiesa, sì in Oriente che in Occidente, uso attestato dai Padri, tra cui S. Ireneo, Tertulliano, Clemente Alessandrino, S. Cipriano, Pietro, Vescovo d’Alessandria. E così ha ordinato si facesse il I° Concilio di Nicea, (Can.XX -) Anno 325, pontificato di S. Silvestro, regnando Costantino il Grande.
I Padri ne parlano come d’un uso di tradizione apostolica, e il Concilio Niceno I° ordinò si pregasse così, “come era l’uso antico” destinato a richiamare alla memoria uno dei più grandi Misteri della nostra Redenzione.
V110P059
I Figli, dunque, della Divina Provvidenza riprenderanno l’antico uso, allo stesso santo fine.
Sac.te Luigi Orione
dei Figli della Div. Provv.za
(Sul retro, di altra grafia:)
Esposto in Tortona dalla Settimana Santa al 7 Giugno 1934