V110T040 V110P073
[Da copia manoscritta, scrive il Ch. G. Venturelli, vi sono correzioni ed aggiunte di D. Orione]
Ne
faccia, Padre, quello che Le pare!! = 28. 1. 938 letta al Rettore
alle 15 e trenta
Al Rev.mo Sigr. Teol. Can.co Primicerio Don Francesco Gugliada, Rettore da VI lustri del Seminario Maggiore di Tortona e Prof.re di Teologia
È con particolare sentimento di doveroso ossequio e di viva riconoscenza che oggi ci siamo qui riuniti, per porgerLe, Rev.mo Sigr. Rettore e Prof.re nostro il nostro augurio, E per rivolgerLe, ancora una volta, quel ringraziamento che viene dal cuore al quale non solo noi, ma tutti i Figli della Divina Provvidenza sentono di essere tenuti.
Fiore divino che non appassisce mai, la gratitudine trova in noi più che un motivo perché la nutriamo verso la Sua venerata Persona. Quello che noi giornalmente riceviamo non è beneficio né di poco momento né passeggero, ma esso dura da anni, sempre costante e altamente proficuo.
E
la voce nostra in questo momento vuol essere appunto eco anche della
riconoscenza di quelli
dei nostri che
già lavorano, nelle mani della Divina Provvidenza, là dove
l’appello della carità si
è fatto ordine
e della obbedienza religiosa li ha chiamati e
vuol essere
insieme con la
voce grata dei
nostri venerati
Superiori,
la espressione dell’animo riconoscente di
noi tutti, che godiamo di poter oggi, nella ricorrenza della festa
del Suo Santo Patrono, in
certo qual modo concretizzarla questa voce
formulare
per
Lei, Rev.mo Sigr. Rettore, gli
Auguri vivissimi e sinceri di felice onomastico; Auguri
e voti che
vogliono essere, nello stesso tempo domanda a Dio di benedizioni
grandi e di celesti consolazioni.
V110P074
Domandiamo
che Egli
Che Dio La
conforti
divinamente
sempre più, esaudendo
le Sue aspirazioni, compiendo i desideri di bene che Ella nutre per
le anime che sono oggetto delle sue cure
spiritualmente paterne, e
che sappiamo essere pure tanta parte del Suo cuore. Sia questo giorno
felice
auspicio
di
grandi e di sempre
maggiori
grazie per
Lei e di incremento per
il Suo molteplice apostolato che va dal governo del Seminario
Maggiore, alla Cattedra di Teologia, alla direzione di innumerevoli
anime all’Opera Santa pro Lourdes.
Non
vogliamo, peraltro, dimenticare che, proprio quest’anno, si compie
il XXX.mo anniversario da che
la Sig.ria Vostra Rev.ma regge
con intelletto d’amore in Cristo questo
venerando Seminario, illustrando con la pietà
saggezza
e la dottrina, con la sua
luminosa pietà
lucerna
ardens
della Sua sacerdotale pietà.
Ci
uniamo quindi di cuore alla gioia dei Suoi Chierici per questa
faustissima ricorrenza; ringraziamo
con essi il Signore di averLa sempre assistita
nell’arduo e alto compito
di formare i futuri Sacerdoti di Cristo:
umilmente facciano
voti,
e fervidi voti che
ancora -
e
sempre
per
la bontà del Signore e
della Bianca Regina de’ Pirenei Ella
Rev.mo Sigr. Rettore e Professore nostro, possa
trarre tanto bene dalle anime da Dio predilette dei suoi seminaristi
possa
dare alla diocesi di S. Marziano
molti
e santi ministri che raccolgono per essa l’opera salutare ed
efficace svolta da tanti altri apostoli: quella di consacrare
completamente se stessi
alle
anime, per condurle ai piedi del Papa, dal quale solo esse possono
avere Cristo
e alla nostra piccola Congregazione per lunghi e felici anni tutto il
tesoro della Sua vasta dottrina e del suo spirito altamente
sacerdotale.
V110P075
Vogliono
Che la
Vergine SS. Immacolata, di cui Ella è Apostolo e il soave Suo
Patrono, S. Francesco di Sales,
avvalorino la
preghiera che noi, con sensi di profonda gratitudine eleviamo al
Signore per Lei, per i Suoi Seminaristi, per
Sua Eccell. Rev.ma
Mons.
Vescovo
per la
Diocesi, per quanti,
come la Signoria Vostra ci
fanno del bene,
specie con l’insegnamento che ci viene impartito dalle cattedre di
questo Ven.do Seminario.
Mentre siamo certi che Ella vorrà benedire anche a noi in questo giorno d’esultanza, alla quale sentiamo di vivamente partecipare, Le rinnoviamo, Rev.mo Sigr. Rettore, la espressione più devota e grata dei nostri voti e la assicurazione delle nostre umili, ma perenni preghiere.