V110T070 V110P130


[Preso da Bollettino Opera Gennaio 1933 pag. 2, rilegato]



Risposta del Nostro Superiore generale agli Auguri del Podestà e della Cittadinanza.



Tortona, 25 dicembre 1932 a. XI


Gentilissimo Signor Podestà, Tortona.


Le sono sentitamente tenuto delle espressioni, piene di alta bontà, che la Signoria Vostra ha voluto rivolgere a me e alla mia Congregazione, per sé e a nome della Cittadinanza Tortonese, in questa fausta occorrenza del Natale.

Le dirò che ne sono rimasto confuso, perché né io né i miei sento che meritiamo tanto. Vuol dire che le Sue buone parole, Signor Podestà, ci saranno di esitamento e di conforto nella santa, modesta fatica. Mi farò dovere comunicarle ai miei Collaboratori che, nel Paese e all’estero, lavorano in umiltà, sul campo del bene, vivificati dalla fiamma di Cristo e da un amore, senza limite devoto, alla nuova Italia e a Tortona.

Ci conceda il Cielo di portare sempre alto e onorato il nome di questa cara Città, mentre io affretto con il desiderio più ardente il giorno che potremo per Essa fare qualche altra cosa, e mostrarLe che La amiamo come si ama una madre!

Con animo profondamente grato, ricambio a Lei, Sig. Podestà, e alla Cittadinanza Auguri fervidissimi e, noti, di ogni prosperità, e prego Iddio di ascoltare la voce della mia preghiera!

Con la più alta stima, voglia avermi, Sig. Podestà, per Suo dev.mo Servitore in Cristo.


Sacerdote Luigi Orione

dei Figli della Divina Provvidenza