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[Preso da A. 31 / Bollettino Opera, Venezia Novembre 1924]



Roma, Chiesa d’Ognissanti a Via Appia Nuova

24 Ottobre 1924

Festa di San Raffaele Arcangelo


La Piccola Opera della Divina Provvidenza - umilissimamente nata, ed in ginocchio nata, ai piedi di N. Signore Gesù Cristo Crocifisso, della Santa Madonna nostra e del Papa - anche per l’aiuto del Foglietto della Provvidenza s’è venuta facendo conoscere quo e là presso anime buone e generose; e poi la mano di Dio misericordiosamente la dilatò, malgrado tanta nostra miseria.

Ora voi, o miei cari figliuoli, ripigliando il foglietto, che ha dovuto subire varie irregolarità di pubblicazione, venite incontro ai miei più vivi desideri, e mi date una consolazione che è veramente grande. E sono ben felice che il giornaletto esca all’alba dell’Anno Santo.

Benedica Iddio il vostro lavoro e lo illumini con gli splendori del suo volto; da parte mia, è con tutta l’anima che vi benedico!

E non dubito che, con l’aiuto del Signore, anche in questo voi corrisponderete alle speranze e alla piena fiducia che in voi ho risposto, e all’aspettativa di molti.

Il riapparire del nostro foglietto, sarà certo salutato con gioia dai fratelli vicini che ci circondano di tanta benevolenza, e che validamente cooperano alle istituzioni nostre, bene spesso con gravi e commoventi sacrifici.

Il modesto foglietto della Provvidenza farà conoscere ogni dì più infinita bontà del Signore sovra di noi e sui nostri Istituti: sarà vincolo di unione tra le Case e ci animerà fraternamente al lavoro e a far della vita nostro un olocausto di carità per la salvezza delle anime. E penso gioverà pure, e non poco, a prosperare e a rendere più proficue le opere, di bene a cui attendiamo: moltiplicherà i Benefattori, e li conforterà a proseguire nella loro carità.

















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E in tal modo la Piccola Opera della Divina Provvidenza, benedetta da Dio e dagli uomini, procederà avanti, camminando umile e fedele sotto lo sguardo del Vicario di Gesù Cristo e dei Vescovi, e dilaterà le sue tende, che non sono le tende della guerra, ma della pace e della cristiana civiltà, e della Fede e della carità del Signore.

E un numero grande, sterminato di piccoli, di umili e di afflitti, bisognosi di Dio e di tutto, verranno a rifugiarsi sotto le ali materne della Divina Provvidenza, e troveranno cuori fraterni, aiuto, educazione, conforto e ogni vero bene, poiché vi troveranno lo spirito e la carità del Signore e nella carità del Signore la gioia serena e la vita.

E tutto questo lo farà il Signore!

Onde: non nobis, Domine, non nobis! Non a noi, o Signore, non a noi, che nulla siamo e tanto indegni del privilegio di amarti e di servirti nei nostri fratelli, ma tutto quel po’ di bene che per la grazia vostra potremo fare specialmente a pro della cara gioventù e dei poveri, sia tutto a maggior gloria del vostro Nome benedetto e della Santa Chiesa Cattolica, dolcissima, unica e adorata Madre della nostra Fede e delle nostre anime.

E così, o figli miei, avanti in Domino!


Sac. Luigi Orione

dei Figli della Divina Provvidenza