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[Da Bollettino Opera, Maggio 1935, pag. 12 (rilegato) vedere anche Lett. D. Or. vol. 18. 88]
Buenos Aires, Sabato, 27 Aprile 1935
Caro Don Sterpi,
La grazia e la pace di Gesù Cristo siano sempre con noi!
Non potrò scriverti che molto brevemente, perché qui siamo alla vigilia della benedizione della prima pietra del Piccolo Cottolengo Argentino, e c’è molto lavoro.
Sono stato ricevuto dal Presidente della Repubblica e a Lui presentato dallo stesso Ecc.mo Mons. Nunzio Apostolico. Mi accolse molto affabilmente, e il Presidente onorerà, domani, di sua presenza la solenne cerimonia della I.a pietra che verrà benedetta dal Nunzio. Il Santo Padre ha mandato una amplissima benedizione.
Farà da Padrino, il Presidente della Repubblica Argentina e da Madrina la Nobildonna Carolina Pombo da Barilari, quella che ha donato il terreno (12 ettari) e più una somma pel 1° padiglione per vecchi cadenti. La nobile Signora Maria Unziè de Alvear e la nobil Signora Adelia Harilaos de Olmos alle quali per le loro magnifiche opere di carità il Santo Padre conferì, ultimamente, il titolo di Marchesa (la De Olmos è quella che ospitò l’Em.mo Cardinal Pacelli, Legato del Papa durante il Congresso Eucaristico) hanno offerto da far edificare, rispettivamente un padiglione. La nobile Signorina Baudrix donerà altro padiglione: di tutto Deo gratias. Alla posa della prima pietra assisterà anche il Vescovo Vicario Gen.le di Buenos Aires S. E. Mons. Devoto.
Ieri sera, festa di Don Bosco, ho parlato agli Argentini alla Radio: e in lingua spagnuola: ma la cota non riesco a pronunciarla bene, bisogna essere nati qui. È la prima volta che parlo alla Radio ma è un mezzo da poter fare tanto bene, dunque converrà servirsene con la massima frequenza.
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Col I° Maggio apro, a Dio piacendo, una Casa centrale pel Piccolo Cottolengo Argentino in Buenos Aires, con la approvazione sia dell’Ecc.mo Arcivescovo che dell’Ecc.mo Mons. Nunzio; essa è in una bella posizione e in un luogo tranquillo: la Casa ha due piani: non ho nulla da pagare: è data di Provvidenza: poi mi piace assai perché è semplice ma molto pulita. Deo gratias!
Ieri, festa di Don Bosco, ho accettato, pel Cottolengo, un povero vecchio: è un Italiano. - Ora aiutatemi tutti con le vostre preghiere: sempre prego per voi, caro Don Sterpi, e per tutti i nostri, per gli alunni, per i poveri, che sono nelle nostre Case, e pei Benefattori e Benefattrici.
Di salute stiamo bene, io poi sto benissimo, e sento tanto l’aiuto e la infinita bontà della Divina Provvidenza.
Mi sono tornati quei foruncoli al collo che mi disturbano un poco, ma sono contento perché mi fanno tenere la testa bassa.
Non ho più tempo. Saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e nella Santa Madonna Voi e tutti.
Aff.mo
Sac. Luigi Orione
dei Figli della Divina Provvidenza