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[Da Bollettino Opera, Febbraio 1936, pagg. 4 e 5 rileg. vedere anche Lettere D. Or. Vol. 19 pagg. 14 e 15]
Da Mendoza, Mercoledì 29 Gennaio 1936
festa di San Francesco di Sales, Collegio Don Bosco
Caro Don Sterpi,
La grazia di Nostro Signore Gesù Cristo e la sua pace siano sempre con noi!
Sono a Mendoza dopo ventiquattro ore di treno, a 1100 chilometri circa da Buenos Aires; oggi non ho celebrato, ma, grazie a Dio, ho potuto fare la Santa Comunione.
Sono ospite dei Salesiani, che mi accolsero con una bontà da confondermi.
Il Direttore del Collegio volle venirmi incontro a qualche distanza prima di Mendoza, me lo vidi entrare nello scompartimento, e fu una gran sorpresa. Alla stazione di Mendoza c’era il venerando Padre Bonetti, che già conoscevo da quattordici anni, quando fui in Argentina la prima volta, allora egli era Ispettore; ora è qui un po’ malato! È tanto benevole! C’era pure il Padre Romano Agostiniano, che è qui per un po’ di riposo, ma abitualmente sta all’Accademia di Santa Teresa Bs. Aires; ci conoscevamo già. Domani 30 corrente partiremo insieme per il Cile, a volo, a seimila metri di altezza, nel passaggio sulle Ande. Così, se capitasse qualche incidente ci daremo l’assoluzione a vicenda. Non sapevo che egli fosse qui, né che avrei avuto a compagno di traversata un religioso così insigne per ispirito di pietà e stima generale. - Deo gratias!
Alla stazione c’era pure una rappresentanza cospicua delle Cooperatrici Salesiane: quanta bontà!
Fui condotto da Monsignor Vescovo che mi accolse molto cordialmente, mi diede, senza che le chiedessi, tutte le facoltà; si parlò di opere da farsi qui a bene della gioventù più abbandonata e di altro, e un conforto della sua benedizione.
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Egli disse che mi aspettava al mio ritorno dal Cile. Il P. Bonetti e il Direttore qui del “Don Bosco” mi condussero dal Governatore. Le province dell’Argentina sono come piccoli Stati, ciascuno ha la sua camera dei Deputati e di Senatori e un Governatore. Il Governatore mi aspettava e tenni un colloquio che porterà a buone cose, sempre secondo il nostro fine: la gioventù più derelitta. Egli proporrà una apposita legge, e prima che, a Dio piacendo, io riparta per l’Europa sperò sarà imbastita già una istituzione di molta carità e di cristiana educazione per tanti fanciulli bisognosissimi di fede, di moralità e di pane.
Ho poi veduto, ieri stesso, un Signore che ha offerto 50 ettari di buon terreno con acqua, a 1000 metri sul mare, dove la Divina Provvidenza farà una Casa di Salute per i poveri e per i Sacerdoti. Mendoza 3000 metri sul mare, posto incantevole, e molti vengono anche da Buenos Aires per trovarvi riposo e salute. Ho fatto visita al Giudice dei Minorenni, ottima persona, che svolge un vero apostolato pro juventute. Oggi ho celebrato qui dai Salesiani. Stanotte ho potuto riposare. Spero che la traversata andrà bene, con l’aiuto del Signore. I medici che qualche mese fa non mi avevano consigliato a fare la volata in avion a tanta altitudine, ora sono stati più umani. Mi hanno detto di portare un po’ di etere caso mai che il cuore ne risentisse. Vi telegraferò dal Cile per vostra tranquillità. Pregate e fate pregare. Parto alle 15.
Saluto, conforto e benedizioni in Cristo e Maria SS.
Benedico a tutti, di nuovo - Viva Gesù - Viva Maria Viva il Papa.
Sac. L. Orione O. D. P.