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[Da copia dattiloscritta]
Anime e Anime!
Pasqua del 1922
Escuela Artes y Oficio in Victoria
Con l’aiuto di Dio e di anime generose vorrei aprire in Victoria e propriamente all’ombra della Chiesa, per unire all’opera di fede un’opera di carità e di istruzione, una Escuela de Artes y Oficios da intitolarsi al nome venerato di Mgr. Alberti, a perpetuo ricordo del suo Giubileo Episcopale, e quale omaggio di devozione e di grato animo di quanti Lo conoscono e lo amano.
Quindi detta Scuola prenderebbe il nome di:
Escuela Artes y Oficios
Mgr. Alberti.
Essa dovrebbe servire a dar un pane e un avvenire onorato a poveri fanciulli orfani o abbandonati, che formeranno una sezione interna, e aprirebbe le sue porte anche ai figli del popolo di Victoria come dei vicini paesi, che formerebbero la sezione di esterni.
Annesso a questa Scuola de Artes y Oficios dovrebbe andare parallelo, un Patronato Scolastico per la gioventù maschile di Victoria, Patronato che dovrebbe essere la vera Casa del giovane, che lo prenda dall’infanzia e lo conduca sino a superare la crisi morale più pericolosa e decisiva della vita. Esso abbraccerebbe le Scuole Elementari, sino alla 6.a con speciale Corso preparatorio alle scuole professionali (Artes y Oficio): un Oratorio festivo: Scuole serali e di disegno applicato alle arti, scuola di canto e musica, scuola di ginnastica, con sezione di sport: un Circolo Giovanile: una Biblioteca popolare per la gioventù.
Così l’educazione di famiglia verrebbe completata, e si avrebbero uomini di coscienza, di fede e di ordine: si preparerebbero i padri di famiglia del domani e cittadini degni del Paese.
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Ma l’opera del Patronato, che è opera eminentemente di tutela, di integrazione morale e di piena formazione dei figli del popolo, si svilupperà in tutta la sua estensione ed efficacia nelle nostre officine, nel tirocinio dell’arte e nella pratica dei doveri cristiano sociali.
L’officina va oggi diventando una scuola, ma scuola decisiva per la gioventù operaia: l’officina non solo va orientando la società in senso democratico, ma in senso anticristiano, e in una sentina di vizio e di miscredenza. L’officina laica strappa l’operaio a Dio e fa il deserto attorno alla Chiesa, come prepara giorni funesti alla Patria.
Ma se il giovanetto entrando nell’officina, vi troverà non il soffio arido della miscredenza né la parola della insubordinazione e dell’odio di classe, ma la continuazione del buon indirizzo della prima educazione, e vi vedrà il commentario pratico di tutto ciò fino allora ha creduto ed ha amato: se nell’ora decisiva del suo avvenire morale e delle sue idee egli potrà respirare quell’aria igienica dell’anima, che è soffio che corrobora la coscienza e il cuore, presto si manifesterà in lui la volontà forte del bene e si andranno svolgendo le virtù della giovinezza sotto una forma virile e profondamente religiosa.
E, aiutato specialmente dalla grazia dei Sacramenti, crescerà sano di mente e di cuore, e si formerà un operaio laborioso, capace per sé e per crearsi una famiglia, poiché saprà aprirsi una via onorata nella vita, credente e forte nelle prove inseparabili della esistenza; poiché sentirà che la vita non è un banchetto né una festa, ma è pure, e sopra tutto, un alto dovere di elevarsi a un Bene che non è terreno con un continuo perfezionarsi: è un alto compito; se per tutti non vuol o non può essere un apostolato, è almeno un alto compito di reciproca tolleranza, di minuta cooperazione nel bene e di fraterno amore.
Ma il terreno di cui oggi si dispone non è sufficiente a svolgere questo programma, che dirò massimo; - ne occorrerebbe almeno altrettanto.
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Come programma minimo e pel prossimo anno scolastico mi occorrerebbe avere un portico che possa anche servire da palestra coperta, e un salone che possa essere diviso in tre aule scolastiche per scuole diurne e serali, onde prepararmi un elemento sufficientemente colto per le Officine. Vi installerei anche nel salone un Circolo Giovani e un altro di Operai, oltreché potrebbe servire Teatro e da Cines. Mi occorrerebbe anche avere dei giuochi per occupare i più che 100 giovani di diversa età che già frequentano la Casa annessa alla Chiesa di Victoria.
A lode di Dio benedetto!
(Don Orione)