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[Minuta]



Questo Vangelo è anche per me che son prete e forse il più che per gli altri, per me prete sacerdote del Signore. Il mio Sacerdozio deve avere per iscopo ha per fine principale quei miei fratelli che allontanandosi da Dio, si sono perduti nelle vie del peccato. Ad essi una preferenza non di tenerezza, ma di ajuto, lasciando, se necessario, le altre anime, che hanno men bisogno di assistenza.

O mio Dio Preservatemi, o mio Dio, dalla funesta illusione che io mi debba quasi sequestrare per le anime più fedeli, le pie donne, presso cui il mio ministero può riuscire più gradevole perché meno penoso, ma verrebbe esercitato con pregiudizio di altre anime, che mi costeranno più fatica, ma che ben meritano di essere più cercate, e più ….. e mai chiuse fuori dall’ovile ajutate nel loro ritorno a Dio.

Che quando sarò spossato di correre dietro ai peccatori, allora solo, o Signore, andrò a cercare conforto presso i giusti.

E voglio Che io impari da Voi che correte dietro ai peccatori all’anima mia peccatrice perseverantemente e senza posa, con tante grazie, con tanta misericordia! Ah senza questa infaticabile vostra bontà, come la mia anima languirebbe lontana da Voi! Oh quante chiamate ho rigettate, quante volte vi ho allontanato da me, o mio Dio! Sinchè, risvegliato dai rimorsi, io ho sentito tutta la confusione delle mie colpe, e ho gridato a Voi, o Signore, a Voi che siete accorso in mio ajuto e m’avete cavato dal fango e salvato con pazienza e carità divinamente infaticabile. Che io faccia usi coi miei fratelli la misericordia carità stessa che avete usata con me Fate e che non dimentichi mai che il ministero che mi avete affidato è ministero di misericordia.

Il ritorno dei peccatori a Dio sia il voto più ardente della mia anima Sacerdotale, l’oggetto d’ogni mia fatica, la tela non interrotta di tutta la mia vita.

Ecco Finalmente Gesù è pur riuscito a raggiungere la pecorella smarrita. E qui rifulge la sua carità: non s’adira, non si lamenta del dolore, né della fatica.