V111T037 V111P019
[Minuta]
Gesù illuminava le menti e rapiva i cuori non solo con la sublimità de’ suoi insegnamenti, collo splendore dei suoi miracoli, ma ancora con l’amabilità divina del suo volto, con la dolcezza del suo sguardo e delle sue parole.
Ecco perché trovandosi sulle rive del mare di Genesaret le turbe gli si affollavano intorno, vivamente desiderose di ascoltarlo. E Gesù vedendo due barche ferme, salì su una di esse, e precisamente su quella di Pietro, e lo pregò di scostarla alquanto da terra; poi sedutosi a poppa, incominciò ad istruire le turbe.
Il mare di Genesaret dice S. Ambrogio, significa il mondo, e i pesci gli uomini che, durante la vita, vanno quasi nuotando nelle sue acque.
Le reti raffigurano la predicazione evangelica, la cui dottrina celeste attira le anime, e le ritiene nella fede. E infatti la pesca miracolosa fu poi dalla sapienza e bontà di Dio ordinata ad adombrare una pescagione di gran lunga più prodigiosa e più nobile, la pesca delle anime, e Gesù stesso volle rivelarci il senso allegorico di questo vangelo, quando disse a Pietro: “Da oggi tu sarai pescatore di uomini”.
V111P020
Queste
turbe che si affollano attorno attorno
al Salvatore
a Gesù per udire la parola di vita eterna,
esprimono la disposizione de’ popoli che
sempre anelano alla Fede e a Dio.
Le
due barche, dice il Beda, sono le adunanze de’ due popoli: giudeo
e gentile.
Ma esse
erano vuote,
perché i pescatori erano a terra, se ne stavano ad aggiustare le
reti, e presso i Giudei non meno, che presso i gentili, i sacerdoti e
le guide spirituali de’ popoli, a
quei tempi
dimentichi del cielo “erano
a terra discesi”,
non curavano che gli interessi della terra; e con idee e con
principi, con massime molto, ma molto terrene andavano raccomandando
o tentavano raccomandare alla meglio le loro reti. Lo spirito di
vanità, di cupidigia, di sensualità, li dominava,e invece di
lavorare agli interessi spirituali, pensavano ai propri interessi
terreni. Sicché le
due barche
anche la barca che rappresentava il popolo di Dio era senza
nocchiero, abbandonata ad ogni vento.
Ma
Gesù entrò in una di quelle barche di
Pietro,
e propriamente in quella di Pietro che raffigurava la Chiesa. E si
dice una,
questa nave fortunata, in
unam
navem,
perché della Chiesa primitiva è detto appunto da S. Luca che la
moltitudine dei credenti non formava che un
cuore e un’anima
sola
(Atc.) e più
perché la Santa Chiesa di Gesù Cristo è
una.
E
l’altra nave
che si
unì
poi alla nave di Pietro e
che Gesù chiamò
significa che tutte le Chiese si dovranno riunire nella Chiesa dove
Pietro presiede e dove solo
sarà Gesù Cristo, e dove solo e che il primo carattere distintivo
della vera
Chiesa sarà l’unità:
una
sola ed unica
Chiesa; un
solo ovile
sotto la guida di un
solo
Pastore.
(6 tris) e invece i maestri della legge, i capi del popolo, i dotti lo bestemmiano: la coscienza del popolo lo proclama Figlio di Dio; ma la Sinagoga si acceca, si scandalizza, freme contro Gesù, e ne delibera la morte.
Ah
è dunque vero che il potere non basta, che le doti più brillanti
dell’ingegno, che le scienze non solo umane, ma anche divine, non
bastano a far l’uomo giusto e caro a Dio, ma la fede semplice, ma
la vita virtuosa, ma il cuore retto, contrito e umiliato piace più a
Dio, che l’uomo gonfio di sé o accecato dalle sue
passioni, e che tutto quello che è solo apparenza o vernice di bene
e non
sostanza
e non
sincera
virtù,
questo
non serve che a sviare e a perdere: è spirito falso e fariseo, ed è
la
negazione
dello spirito di Gesù Cristo.